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Le ultime carte di bin Laden: "Prematuro lo stato islamico"

Lo sceicco del terrore era ossessionato dalle spie e dagli attacchi agli Stati Uniti. Stava costruendo una nuova rete di estremisti

Costanza Signorelli
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Per Osama bin Laden gli Stati Uniti non erano un obiettivo ma una vera e propria ossessione. E non era l'unica: lo sceicco del terrore era anche perseguitato dalla convinzione che al-Qaeda fosse infestata da una serie di spie e traditori. Per questo motivo era certo che fosse ancora prematura la realizzazione di uno stato islamico. "Prematuro uno stato islamico" - Questo è il quadro che emerge, secondo il quotidiano americano Washington Post, dai documenti trovati nel covo di Abbottabad, in Pakistan, dove lo sceicco del terrore è stato ucciso in un blitz delle forze speciali americane il 2 maggio scorso. "Solo pochi mesi prima dell'inizio della 'primavera araba', bin Laden aveva avvertito gli affiliati in Yemen e altrove, che era troppo presto per creare uno stato islamico" con queste parole il quotidiano americano spiega l'Osama-pensiero. Ma c'è di più. Secondo lo sceicco del terrore, al-Qaeda doveva restare concentrata unicamente su un attacco contro gli Stati Uniti e i membri del gruppo dovevano mettere da parte ogni loro ambizione di carattere regionale. A testimoniare le convinzioni di bin Laden, un alto funzionario dell'antiterrorismo statunitense, riferisce un messaggio del 2010 inviato a Nasir al-Wuhayshi, leader di al-Qaeda nella Penisola araba (Aqap), "lo Yemen è pronto per stabilire uno stato islamico, ma non è il momento giusto". Nuovo gruppo terroristico - Secondo lo stesso funzionario americano, dal materiale ritrovato trapela che bin Laden stesse costruendo un nuovo gruppo terroristico, che attraverso il sequestro di diplomatici e la richiesta di riscatti, potesse risollevare le sorti finanziarie dell'organizzazione di al-Qaeda. Il motivo del progetto era costituito dalle scarse disponibilità economiche e dalla mancanza di fondi, situazione di cui il gruppo e lo stesso sceicco si lamentavano ripetutamente, come si legge nalle mail e nei messaggi ritrovati. La rete di Osama - Tra i contatti più frequenti di Osama bin Laden, c'è il nome di Atiyah abd al-Rahman, numero tre di al-Qaeda prima della morte del leader terrorista e quello di Ayman al Zawahri, il medico egiziano salito alla guida dell'organizzazione. Specialmente dai messaggi con quest'ultimo, trapela la “frustrazione” dei due per il  fatto che il conflitto tra gli Usa e la rete terroristica non è più ampiamente percepito dai musulmani come il primo fronte della guerra di religione. Non solo, il Washington Post riferisce che lo sceicco fosse molto preoccupato anche per il fronte iracheno.  Temeva infatti che l'alto numero di vittime cilvili negli attacchi degli insorti in Iraq, producesse un effetto negativo sulla percezione di al-Qaeda da aprte degli stessi mussulmani.

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