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Mafia, arrestato Gaetano Riina: era nuovo capo dei Corleonesi

In manette il fratello di Totò insieme ad altri 3 affiliati. L'uomo, incensurato, si occupava della 'cassa' e del mandamento del clan

Rosa Sirico
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Il cassiere dei Corleonesi è stato arrestato: lo Stato affonda un ennesimo colpo alla criimalità organizzata. Gaetano Riina, fratello del più noto boss Totò, è considerato il capo dei Corleonesi ed è stato arrestato venerdì mattina dasi Carabinieri del gruppo di Monreale e del Ros. In cella, insieme a lui, altre tre persone accusate di associazione mafiosa ed estorsione. Si tratta dei suoi due pronipoti Alessandro Correnti, 39 anni, e Giuseppe Grizzafi, 33, e di Giovanni Durante, 57 anni, di Bagheria. L'inchiesta - Gaetano Riina, 79 anni, è stato arrestato nella sua casa di Mazara del Vallo, senza opporre alcuna resistenza. Dalle indagini, è emersa una figura chiave per l'associazione mafiosa. Nonostante vivesse da tempo a Mazara del Vallo, era lui a gestire il  mandamento e le relazioni con gli altri clan della provincia. Il blitz è scattato all'alba tra Corleone, Bagheria e Mazara del Vallo.  L'indagine, durata tre anni, è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Palermo, Ignazio De Francisci, e dal pm, Marzia Sabella. L'inchiesta ha permesso di delineare gli assetti del mandamento colpito, negli ultimi anni, dagli arresti dei leader storici e da numerosi sequestri di beni. A capo di Cosa Nostra - "Il capo di Cosa Nostra è ancora Totò Riina", ha commentato il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, conversando con i giornalisti. "Bernardo Provenzano più che un capo era un coordinatore e un mediatore -ha continuato- già dall'indagine Perseo era venuto fuori che il capo di Cosa Nostra è ancora Totò Riina".

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