Cerca
Cerca
+

Il governo vara la manovra: riforma fiscale in tre anni

CdM fiume. Suv, 'solo una piccola aggiunta'. Tassate le rendite fino al 20% e balzello su transazioni. Cav: "In aula porremo fiducia"

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

Al termine di una riunione fiume il Consiglio dei Ministri ha approvato la manovra finanziaria e il ddl delega sulla riforma fiscale. Tutto era iniziato intorno alle 16, un'ora dopo il previsto. Prima della conclusione dei lavori avano cominciato a filtrare le indiscrezioni sul contenuto finale del provvedimento, ma dopo due ore e mezza di discussione i lavori hanno subito uno stop. La pausa era stata decisa per consentire a un tavolo tecnico di approfondire il nodo dei tagli alla politica. Al termine dei lavori si è appreso che il Cdm ha approvato anche il ddl delega sulla riforma del fisco. Sulla manovra, ha poi spiegato Silvio Berlusconi, "saremo aperti anche alle proposte dell'opposizione in Parlamento", ma verrà posto "il voto di fiducia". La manovra in sintesi - Tra le principali novità della manovra, la stretta sull'assenteismo nel pubblico impiego e l'election day con cui si accorperanno politiche e amministrative in un'unica giornata. Non è invece saltata la tassa sui Suv: Berlusconi ha spiegato che "non abbiamo aumentato il bollo auto, ma ci è sembrato logico che per le grandi auto ci fosse una piccola aggiunta. Ci è sembrata una cosa giusta". Novità anche per il sistema pensionistico e deroga dal patto di stabilità per i comuni virtuosi. Alla fine è arrivata anche una sforbiciata (molto fumosa e deludente) ai costi della politica e ai privilegi della casta. Tremonti ha spiegato: "Senza una riduzione dei costi della politica non entri nella stanza della manovra. Non puoi ridurre se non ti autoriduci". Quindi l'annuncio di "un rinvio alle prassi europee, vogliamo importare in Italia il paradgima europeo a tutti i livelli: a partire dalla prossima Legislatura, faremo una media dei costi dei sei grandi Paesi dell'area euro e la importeremo in Italia". Inoltre si è appreso che il CdM ha deciso di decurtare di un ulteriore 10% l'entità dei finanziamenti pubblici ai partiti. "Pareggio di bilancio obiettivo di tutti" - Nel corso della conferenza stampa che ha seguito l'approvazione della manovra, il premier, Silvio Berlusconi, ha spiegato che il pareggio di bilancio a cui mira la finanziaria "deve essere l'obiettivo di tutti, così come anche la difesa della nostra moneta" e ha poi auspicato che "ora l'opposizione accetti il confronto senza pregiudizi". Il Cavaliere ha ribadito che "il ministro Tremonti ha fatto un lavoro difficile e lo ringrazio per questo: oggi in Consiglio dei ministri è arrivato un testo già largamente condiviso". Poi il presidente del Consiglio ha sottolineato che "tutti devono sentirsi coinvolti, la convergenza auspicata dal Capo dello Stato non ha come obiettivo quello di tenere in vita il governo, legittimamente eletto e che resterà in carica fino al termine della Legislatura". Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha aggiunto che "il pareggio di bilancio non è un obiettivo di ragioneria, ma un obiettivo politico ed etico del Paese. Un bilancio in pareggio si riflette nelle scelte di responsabilità tra cittadini e le generazioni, un Paese in deficit è in deficit di cifra morale". Pubblico impiego - Nella manovra è compresa la stretta sulle assenze dei dipendenti pubblici: la visita fiscale per assenza per malattia arriverà "sin dal primo giorno, quando l'assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative". In precedenza il controllo poteva avvenire "nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative" dell'amministrazione. Patto di stabilità e federalismo - La Lega Nord ha ottenuto l'allentamento del patto di stabilità interno degli enti locali - i 'virtuosi' potrannof are investimenti e pagare i fornitori - e una norma che allevia le tensioni sulle multe sulle quote latte: vengono escluse dalla riscossione coattiva da parte di Equitalia. E' saltato invece l'incontro a Palazzo Chigi tra governo e regioni. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, si è detto "molto preoccupato" per le misure contenute nel decreto, in particolare per i 9,6 miliardi di tagli complessivi: la riunione è stata rinviata alla prossima settimana. Secondo Errani, "nel testo non ci sono iniziative per la crescita ma molte scelte pesanti per i servizi come ad esempio i ticket, che abbiamo dimostrato essere fonte di problemi ancor più seri per il sistema sanitario e per i cittadini". L'Anci, inoltre, ha fatto sapere che nel caso in cui corrispondesse al vero il taglio del fondo di riequilibrio, aggiuntivo rispetto a quello prodotto con la manovra del 2010, "si decreterebbe la chiusura dei servizi comunali e  il federalismo arriverebbe al capolinea". Età pensionistica - Come era trapelato nei giorni scorsi, salirà con tempi e modalità 'soft' l'età pensionistica per le donne. A partire dal 2020 ci vorrà un mese di più, ossia 60 anni e un mese, per andare in pensione. I requisiti anagrafici verranno successivamente aumentati di due mesi a partire dal 2021, e l'innalzamento proseguirà in modo progressivo fino all'ultimo scaglione, previsto per il 2032. Nella bozza viene poi confermata "una tassazione agevolata del reddito dei lavoratori collegato a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa". Stangata banche e 'superbollo' - E' confermata anche la stangata sulle banche: dal 2011 partirà l'imposta del 35% sulle attività di trading, escluse quelle relative ai bot, e un'imposta sulle transazioni finanziari dello 0,15% (anche in questo caso esclusi i titoli di Stato): dalle misure l'esecutivo si attende un gettito pari a circa 1 miliardo nel 2011 e di 3 miliardi nel 2012. Non ci sarà il invece superbollo sui Suv: lo ha annunciato il sottosegretario all'Economia, Luigi Casero, intervenendo al Tg4. Quella all'esame del consiglio dei ministri, ha spiegato Casero, è una manovra "molto complessa da 45 miliardi e quindi richiede tempo". Berlusconi nel corso della conferenza stampa che ha seguito il varo della finanziaria ha spiegato che "per le auto di grossa cilindrata ci sarà solo una piccola aggiunta". Asta delle frequenze - Nel testo c'è anche un capitolo che riguarda le tv locali, che per evitare la disattivazione coattiva degli impianti dovranno liberare le frequenze messe all'asta entro e non oltre il 31 dicembre 2012. L'esecutivo ha poi deciso di mettere all'asta le radiofrequenze che si libereranno con il passaggio del digitale terrestre per destinarle ai servizi di telefonia mobile: dall'asta l'esecutivo conta di raccogliere 2,4 miliardi. Rinnovabili e agricoltura - Il comma dell'articolo 33 della manovra, che prevedeva, dal 1 gennaio 2012, il taglio del 30% degli incentivi a tutte le fonti energetiche rinnovabili è stato stralciato. A chiederne l'abolizione con particolare forza - sempre secondo le medesime fonti - sarebbe stato il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Dalla manovra arriva un aiuto a 980mila aziende agricole in crisi, di cui 700mila nel Mezzogiorno. L'intervento, a quanto si apprende da fonti del governo, messo a punto dal ministro alle politiche agricole, Saverio Romano, punta a favorire la transazione dei debiti fiscali e contributivi delle aziende in difficoltà.

Dai blog