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Bankitalia, monito Napolitano "Niente forzature su nomina"

Appello del Capo dello Stato per la nomina del nuovo governatore: "Garantire serenità della decisione che spetta alle istituzioni"

Andrea Tempestini
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"Mentre si dà corso alle procedure per la nomina del governatore della Banca d'Italia, si va sviluppando sulla questione un serrato dibattito pubblico. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, auspica che si giunga alla scelta, come sempre nel passato, in un clima di discrezione e rispetto attorno ai nomi dei possibili candidati, anche per la riconosciuta qualità dei loro titoli di competenza ed esperienza". Lo si legge in un comunicato della Presidenza della Repubblica in cui viene sottolineato che "forzature politiche e contrapposizioni personali non gioverebbero né alla serenità della decisione che spetta ai soggetti istituzionali indicati dalla legge, né a quel prestigio internazionale della Banca d'Italia che si è espresso nella nomina del professor Mario Draghi a Presidente della Bce e che va oggi tenuto al riparo da laceranti dispute sulla nomina del nuovo governatore". Il meccanismo di nomina - La procedura di nomina del governatore della Banca d'Italia è stabilita da una legge del 2005, nata per assicurare la tutela del risparmio e per modificare la discplina dei mercati all'indomani dei primi scandali finaziari e della vicenda che, all'epoca, portò alle dimissioni l'allora governatore Antonio Fazio. Secondo la legge "la nomina del governatore è disposta dal Presidente della Repubblica, su porposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d'Italia". Il complesso meccanismo mira a coinvolgere tutte le parti per assicurare alla scelta le maggiori garanzie possibili di autonomia e terzietà.

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