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Calciopoli e il tricolore 2006: la sentenza. Verso la revoca

L'eterna guerra tra Juventus e Inter. Il procuratore Figc consegna il fasciolo sul titolo: la decisione finale il 18 luglio

Andrea Tempestini
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Oggi il grande giorno: il procuratore federale, Stefano Palazzi, presenterà la relazione sullo scudetto del 2006, quello strappato alla Juventus travolta da Calciopoli e ricucito sul petto dell'Inter. Il fascicolo è arrivato in seguito all'esposto presentato il 10 maggio 2010 dal presidente bainconero, Andrea Agnelli, che chiede senza giri di oparole la revoca del tricolore all'Inter alla luce delle nuove intercettazioni che coinvolgono i tesserati nerazzurri. Le 'strade' - La sensazione più forte è che si vada verso la revoca del titolo di cui, oggi, si fregia Massimo Moratti. Ma se questa fosse la decisione finale, ci sarebbero comunque diverse strade per arrivarci. La prima è il deferimento dei soggetti coinvolti, la seconda è l'archiviazione. L'archiviazione potrebbe arrivare o perché non è stato rilevato alcun reato o per avvenuta prescrizione. Nel secondo caso, se ci fossero abbastanza elementi per una sanzione, la palla passerebbe al presidente federale Giancarlo Abete: la questione assumerebbe connotati politici (con tutte le conseguenze del caso). Comunque sia, il Consiglio della Figc pronuncerà la sentenza entro il prossimo 18 luglio. "Non lascio a mio figlio" - Sulla vicenda è intervenuto anche il patron nerazzurro, Massimo Moratti, che ha ribadtio la posizione della società. Poi il presidente ha spazzato via le voci secondo le quali, in caso di revoca dello scudetto, avrebbe lasciato il posto al figlio: "Non considero che possa succedere una cosa di questo genere", ha tagliato corto.

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