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L'Europa si stufa di Napoli: "Avanti così e vi multiamo"

Il Commissario all'Ambiente Potocnik: "Se non si risolve, passiamo alla procedura di infrazione". Intanto, De Magistris promette: "Differenziata al 70% entro fine dell'anno"

Rosa Sirico
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L'unione europea tuona sull'Italia per la gestione dell'emergenza rifiuti e paventa pesanti "sanzioni pecuniarie" se si va avanti di questo passo.  "Quello che è accaduto di recente dimostra che le autorità italiane non hanno ancora fatto quanto necessario per trovare una soluzione adeguata e definitiva al problema", ha detto il commissario Ue all'ambiente Janez Potocnik, annunciando  il rischio di incorrere in una nuova procedura d'infrazione. Sul fronte della munnezza l'emergenza è in piedi dal 2007 e per il commissario europeo "i miglioramenti reali si devono ancora vedere". A meno che non ci sia un cambio di rotta, la Commissione  avrà "poca scelta, se non quella di proseguire attivamente con la procedura d'infrazione". Il sindaco spazzino - E dopo il presidente operaio, arriva il sindaco spazzino. Chi critica, poi emula. Si punta il dito su presunti 'siparietti apparecchiati per il popolo' e poi, ci si infila nello stesso solco. Martedì mattina, Luigi de Magistris si è amesso alla guida di un compattatore dell'Asia - partecipata che a Napoli si occupa della raccolta rifiuti - e ha salutato gli operai dall'autorimessa di Barra, municipalità a est di Napoli. Il neo sindaco con gli operai. Dalle 6 del mattino: Giggino non teme la levataccia pur di lanciare il segnale della rivoluzione ambientale, tanto decantata quanto osteggiata. Le isole ecologiche in piazza - Multimateriale, carta e cartone,vetro: le tre campane dell'isola ecologica resteranno nelle piazze della città di Napoli per una intera giornata al termine della quale saranno svuotate. Oggi è il turno dei quartieri Barra, Miano e Pianura. "Stiamo indicando gli orari per conferire ai cittadini - ha affermato de Magistris, a Barra per l'isola ecologica -. I primi passi per la rivoluzione ambientale li abbiamo già fatti". Le isole ecologiche, come ha spiegato il vicesindaco Tommaso Sodano, "serviranno ai cittadini nell'attesa che tutti in tutti i quartieri venga avviata la raccolta porta a porta". La differenziata - Il sindaco-spazzino ha poi ribadito quanto annunciato già in precedenza: "Napoli arriverà al 70% di raccolta differenziata entro la fine dell'anno. Ce la facciamo sicuro, non forse". Una nuova promessa, sulla scia delle fanfaronate sparate in campagna elettorale (e pure dopo). "Napoli è mobilitata per raggiungere il 'porta a porta' in tutta la città - ha aggiunto De Magistris -. Dal primo settembre partiamo da otto quartieri, già ci sono le isole ecologiche, oggi ne inauguriamo quattro, da luglio ci sarà una grande campagna di informazione". Gli incendi - "I roghi di rifiuti che sprigionano diossina a Napoli sono da evitare" E' l'appello lanciato da Ferruccio Fazio che torna sull'emergenza rifiuti. Se ha rassicurato sul pericolo epidermia in città, il ministro punta il dito sugli incendi notturni che "possono causare problemi e quindi vanno assolutamente evitati". Nelle ultime ore, sono diminuiti.: dagli oltre 70 dei giorni scorsi si è passati ai 22 delle ultime 14 ore. Informazione e propaganda - La campagna d'informazione l'ha già cominciata l'Unità. In un articolo pubblicato oggi, martedì 26 giugno, alle pagine 16 e 17 a firma Rossella Battisti, il quotidiano da poco lasciato da Concita De Gregorio offre uno spaccato della Napoli demagistrisiana. Più pulita e ordinata, quasi si fosse trasformata in Zurigo, con i napoletani impegnati nell'aperitivo di rito al Gambrinus o in qualche evento di alta cultura sotto le arcate del San Carlo. Nella folla - si legge - svetta anche De Magistris. Bello e compunto, intervenuto alla prima del Festival per la Dragon bleu di Lepage. Sembra un drago azzurro anche lui, mentre stringe le mani dei molti che gli si accostano e si sposta alato dal foyer alla platea. "Napoli aspettava un uomo del cambiamento - commenta un cittadino di vecchia data -, ma ora anche i napoletani devono fare la loro parte". Possibilmente, anche la stampa.

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