Parolisi non parla con il pm 'Melania fu uccisa da militare'
In procura, Salvatore si avvale della facoltà di non rispondere. Luci sull'autopsia: fu zittita, le torsero capo e poi la accoltellarono
Ha scelto di non rispondere alla domande degli inquirenti Salvatore Parolisi, unico indagato per l'omicidio della moglie Melania Rea. La conferma si è avuta poco fa. Il caporalmaggiore dell'Esercito sta per lasciare la procura di Ascoli Piceno, dove era stato convocato con un invito a comparire insieme ai suoi due legali, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile. La tecnica miliatare - "Melania è stata assassinata con una tecnica militare". Nel giorno in cui Salvatore Parolisi avrebbe dovuto essere interrogato alla Procura di Ascoli Piceno, spuntano le prime indiscrezioni sull'autopsia del corpo di Melania, la donna di 29 anni scomparsa il 18 aprile scorso da Colle San Marco, ad Ascoli, e trovata uccisa due giorni dopo nel bosco delle Casermette, nella zona del Teramano. Secondo quanto riporta il quotidiano Il Messaggero, la donna sarebbe stata messa a tacere con una mano sulla bocca, poi le sarebbe stata procurata una forte torsione del capo e successivamente sarebbe partita la prima delle 32 coltellate che le sono state inferte. Si tratterebbe, in questo caso, della messa in pratica di una tecnica militare, nota come "assalto alla sentinella" proprio perché utilizzata per neutralizzare gli uomini di guardia. L'interrogatorio mancato- La ricostruzione sarebbe stata molto probabilmente al centro dell'interrogatorio. Ad avvalorare la tesi della tecnica militare un altro particolare: i pantaloni della donna furono trovati abbassati fin sopra ai piedi, per renderle impossibile qualsiasi tentativo di fuga. Secondo quanto rivela il quotidiano, durante l'interrogatorio di questo pomeriggio i pm Monti e Picardi sembrerebbero inoltre intenzionati a utilizzare alcune intercettazioni nuove.