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Draghi alla Bce, ora è ufficiale. Cav: "Un successo per Italia"

Il banchiere fiorentino esce dal board dell'Eurotower e sblocca la situazione. Berlusconi: "Merito anche del governo"

Andrea Tempestini
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Adesso è ufficiale: Mario Draghi, il governatore uscente della Banca d'Italia, sarà il presidente della Banca Centrale Europea a partire dal prossimo primo novembre. L'investitura è avvenuta venerdì mattina a Bruxelles da parte dei 27 leader europei. Il primo via libera al governatore italiano era arrivato giovedì, con il via libera del Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria. Quindi in serata, al vertice dei leader europei riuniti a Bruexelles, non era arrivata la definitiva fumata bianca: il nodo da sciogliere era quello relativo al passo indietro di Lorenzo Bini Smaghi dal board della Bce. Venerdì l'ufficialità è corsa anche su Twitter. Herman Van Rompuy, il presidente del Consiglio europeo, mentre la riunione era ancora in corso, ha 'cinguettato': "I leader europei hanno raggiunto un accordo sulla nomina di Mario Draghi come successore di Jean-Claude Trichet".  "Successo di Italia e governo" - "E' un grande successo dell'Italia e del governo. La nomina di Mario Draghi alla Bce è un riconoscimento alle sue doti professionali ma consentitemi di dire che è anche un successo italiano, del nostro governo e del nostro lavoro e sottolinea il ruolo importante che abbiamo in Europa". Questo il commento del premier, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa al termine del vertice di Bruxelles. Il Cavaliere ha aggiunto che "Lorenzo Bini Smaghi sarebbe qualificato per la guida della Banca d'Italia. Non mi sembra ci possano essere dubbi al riguardo, visto il lavoro svolto al board della Bce". Il passo indietro di Bini Smaghi - La svolta che ha sbloccato la situazione è stato il passo indietro di Bini Smaghi, che ha annunciato l'addio al Consiglio della Banca Centrale Europea in vista della nomina a presidente di Draghi. Dopo un lungo tira e molla, il passo indietro del banchiere fiorentino è arrivato: farà così spazio alla Francia che con l'uscita dell'attuale presidente, Jean-Claude Trichet, perde il suo unico rappresentate. Bini Smaghi, ha riportato il sito del quotidiano francese Le Monde, avrebbe chiamato il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, e il presidente Nicolas Sarkozy, assicurando che verrà liberato il posto nel board Bce "entro la fine dell'anno". La nomina - Si era così giunti al rush finale per la nomina di Draghi. Il vertice europeo dei Capi di stato e di governo dei 27 aveva infatti in precedenza condizionato il via libera definitivo all'uscita di Bini Smaghi dal board dell'Eurotower. E' quanto era stato previsto dalla bozza delle conclusioni del vertice. La bozza aveva tenuto così conto delle richieste francesi, che avevano ostacolato la nomina di Draghi che sarebbe potuta arrivare già giovedì. Lo scenario - L'esecutivo italiano aveva già chiesto ufficialmente nelle scorse settimane a Bini Smaghi di fare un passo indietro, ma fino ad oggi la risposta era stata negativa. Nicolas Sarkozy però non ha mollato e ha insistito sulla garanzia del fatto che venga onorato l'impegno assunto da Silvio Berlusconi di liberare il posto. Il Cavaliere, però, non poteva imporre nulla a Bini Smaghi, che invocava lo statuto di assoluta indipendenza della Bce, e che ha un mandato in scadenza soltanto nel 2013. Si fa così strada l'ipotesi di offrire a Bini Smaghi la successione di Draghi ai vertici di Bankitalia: verrebbero così tagliati fuori dalla corsa gli altri due papabili candidati, Vittorio Grilli e Fabrizio Saccomandi.

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