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Scoppia la pace di Pontida Cav: "Con Bossi fino al 2013"

Il premier risponde alle richieste avanzate dal pratone: "Martedì o mercoledì il programma alla Camera. Ci saranno alcune delle richieste del Senatùr. Oggi è arrivata la conferma sulla volontà di proseguire la Legislatura fino al termine"

Andrea Tempestini
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"A Pontida si è verificato quello che Bossi mi aveva annunciato: l'assoluta conferma che la nostra alleanza non ha alternative e che c'è la volontà di proseguire la legislatura operando le scelte su cui c'è un accordo consolidato". Queste le prime parole di Silvio Berlusconi dopo l''adunata leghista dalla quale il Senatùr ha avanzato le sue richieste affinché prosegua il cammino della maggioranza. Il Cavaliere ha parlato al termine della visita all'ospedela Niguarda di Milano a Luca Barisonzi, l'alpino ferito in un attentato in Afghanistan lo scorso gennaio. Insomma, il governo andrà avanti fino al 2013 e, aggiunge il presidente del Consiglio, "io martedì e mercoledì andrò in Senato e alla Camera per illustrare un programma ormai definito che conterrà anche alcune delle richieste fatte da Bossi". Calderoli: "Non serve un incontro" - "Non credo ci sia il bisogno di incontrare Berlusconi . Il nostro programma lo conosce  già". Ad affermarlo è il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli che al termine della kermesse della Lega a Pontida torna a  commentare il cronoprogramma che il Carroccio intende sottoporre al governo per i prossimi mesi. "Abbiamo posto una serie di problemi sul tavolo - ha sottolineato Calderoli - e predisposto delle scadenze per i prossimi 180 giorni. Come andrà dipenderà dalle risposte che riceveremo, non tanto quelle verbali quanto quelle dei fatti. Adesso questo programma lo facciamo vedere e votare al popolo padano, poi lo porteremo a Berlusconi anche se - ha concluso - non credo ce ne sia bisogno perchè lo conosce già". Cicchitto: "Ora il programma" - "Bossi ha riproposto la linea della Lega sull'esigenza della riforma fiscale, sul decentramento dello Stato in termini certamente rivolti alla sua gente, ma con un atteggiamento costruttivo nei confronti di Berlusconi e della maggioranza". Anche il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha inquadrato la situazione: dopo la debacle alle amministrative e ai referendum, la maggioranza deve effettuare una riflessione, ma il governo non verrà messo in discussione. "E' evidente - ha concluso Cicchtito - che Berlusconi dovrà definire nel suo prossimo discorso in Parlamento i termini presenti e futuri della politica di governo".

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