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P4, Brunetta e processo Mills: Berlusconi fa scudo su tutto

Il Cav si sfoga. Sull'inchiesta napoletana difende Letta ("accuse basate sul nulla, è un galantuomo") e Brunetta ("fatto tanto per i giovani). Andrà in aula a Milano, "ma è umiliante"

Giulio Bucchi
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P4 e Gianni Letta, precari e Brunetta, processi: Silvio Berlusconi difende sé, il governo e i suoi ministri dalle polemiche degli ultimi giorni. L'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli, culminata nell'arresto di Bisignani e incentrata sulle consorterie e i livelli "paralleli" e occulti di potere, il premier si sarebbe detto "serenissimo" perché "convinto che si tratti di un'inchiesta basata sul nulla". Come riferito da Micaela Biancofiore, deputata dimissionaria del Pdl, dopo un colloquio col premier, il Cavaliere punterebbe anche sul fatto che "tutti, anche nell'opposizione, mettono la mano sul fuoco sul fatto che Letta non solo è un galantuomo ma è anche un gran servitore delle istituzioni". Letta è "completamente estraneo ai fatti che gli vengono imputati", avrebbe ribadito Berlusconi, respingendo le accuse che vorrebbero il sottosegretario a stretto contatto con Bisignani e influenzato dall'affarista arrestato per favoreggiamento e violazione del segreto istruttorio. In aula - Sabato e lunedì il presidente del Consiglio sarà a Milano per l'udienza del processo Mills. "E' così umiliante e triste andare lì da imputato...", avrebbe rivelato alla Biancofiore. "Il presidente del Consiglio - ha detto l'onorevole dopo l'incontro a Palazzo Grazioli - mi ha confidato la sua triestezza nel dover andare domani e anche lunedì a Milano davanti al Tribunale per il processo Mills in qualità di imputato, soprattutto visto la sua totale estraneità ai fatti e innocenza". Giovani e lavoro - Polemiche violente hanno poi rischiato di travolgere il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, a causa del battibecco con un gruppo di precari pubblici in un convegno a Roma. I contestatori sono stati bollati dal ministro come "la parte peggiore d'Italia" e il video ha fatto il giro del web, provocando la rivolta popolare e le richieste di dimissioni. "Nonostante la grave crisi economica, abbiamo fatto il possibile per andare incontro ai desideri di milioni di ragazzi e di ragazze, che aspirano ad avere un lavoro soddisfacente e apoter avere una famiglia e una casa". Così il Cav ha difeso la sua linea, in collegamento telefonico con Francesco Nucara a Cosenza per il conferimento di borse di studio a giovani calabresi da parte della Fondazione John Motta. "Abbiamo realizzato riforme dedicate ai giovani, come quelle della scuola e dell'Università - ha proseguito Berlusconi -. nella scuola abbiamo cercato di cambiare la bassa qualità dell'insegnamento e lo scarso rapporto collegamento dell'istruzione dei giovani con mondo delle imprese e del lavoro. Abbiamo cercato di portare nella scuola la rivoluzione del merito, dando a tutti le stesse opportunità di partenza, e abbiamo investito nella formazione per far emergere le eccellenze". Il premier ha poi ricordato misure come piano casa, sostegno ai precari, prestiti d'onore.

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