Rai, slitta pacchetto di nomine E Antitrust indaga sul segnale
A sorpresa slittano le decisioni: la Lei vuole altri confronti. Autorità apre un'istruttoria: "Decoder e spese, inannati i consumatori"
In piena armonia con il copione degli ultimi giorni, per la televisione pubblica è una nuova giornata convulsa. Prima slittano le decisioni - che sarebbero dovute arrivare giovedì - sul pacchetto di nomine Rai. Poi si è appreso che l''antitrust, in seguito a una segnalazione di Federconsumatori, ha avviato un'istruttoria nei confronti di Viale Mazzini. Alla tv di stato viene contestato di aver fornito "informazioni inesistenti, o addirittura ingannevoli, sulla copertura del segnale televisivo sia analogico che digitale". L'annuncio è arrivato in una nota divulgata dalla stessa autoirà garante della concorrenza e del mercato. La nota - "In base alla denuncia e ai primi accertamenti compiuti dagli uffici, in alcune zone del Paese, in particolare in Toscana, i consumatori non riescono a vedere bene i canali Rai. Secondo l'autorità - prosegue la nota - l'azienda, con i suoi comportamenti, li avrebbe indotti ad acquistare apparecchiature come antenne o decoder nuovi nella speranza di ottenere una migliore qualità del segnale". Numero verde per finta - Alla somma per l'acquistio degli apparecchi, rileva l'Autorità, vanno aggiunti "gli oneri derivanti dalla scelta di sistemi televisivi alternativi come il sistema satellitare". Al vaglio dell'Antitrust anche l'omessa indicazione dei costi del servizio Risponde Rai, ovvero la linea dedicata alle informazioni su tutte le attività Rai, pubblicizzata come un numero verde ma, in verità, risultata essere un servizio a pagamento. Slittano le decisioni in Cda - Sempre da viale Mazzini, è arrivata la notizia del rinvio a un'altra data dell'esame in Cda del pacchetto di nomine che era previsto per giovedì. Tra le motivazioni del rinvio, l'esigenza di ulteriori confronti pre-Consiglio con il direttore generale Lorenza Lei. Tra l'altro martedì ieri i consiglieri di opposizione Rodolfo De Laurentiis (Udc) e Nino Rizzo Nervo (Pd), oltre all'Usigrai, avevano pubblicamente espresso la propria contrarietà alle nomine, a fronte di altre problematiche ritenute più urgenti per l'azienda di viale Mazzini. Il pacchetto di nomine - Tra le nomine inserite nelle proposte del direttore generale ci sono quelle di Susanna Petruni alla direzione del Tg2; Pietro Gaffuri alla Direzione Intrattenimento; Carlo nardello alle Risorse Umane; Luciano Flussi alla Direzione Radio; Fabio Belli alla Direzione Pianificazione e Finanza; Alberto Longatti come direttore finanziario-amministrativo; Valerio Fiorespiono alla Direzione Risorse televisive. Si parla anche di un passaggio di Mauro Mazza dalla direzione di Rai1 a quella di Rai Fiction, e al suo posto alla rete ammiraglia si parla di Angelo Teodoli, mentre Fabrizio Del Noce, direttore di Rai Fiction, potrebbe essere nominato vicedirettore generale. Nel pacchetto originario c'era anche il cambio alla direzione di Rai2, con la sostituzione di Massimo Liofredi con Gianluigi Paragone, ma già martedì il presidente Paolo Garimberti nel predisporre l'ordine del giorno dei lavori di domani aveva tolto questa casella dal pacchetto nomine perchè c'è il fondato rischio che Liofredi intenti una causa di lavoro alla Rai.