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Lombardo verso archiviazione Mafia, stralciata sua posizione

Procura di Catania: "Accusa concorso esterno in associazione mafiosa non avrebbe retto". Stralcio anche per il fratello Angelo

Andrea Tempestini
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La procura della Repubblica di Catania ha stralciato la posizione del presidente della Regione e del leader del Mpa, Raffaele Lombardo, nei cui confronti era stata formulata l'accusa di concorso esterno in associazione nell'ambito dell'inchiesta Iblis. Lo stesso provvedimento è stato adottato anche per il fratello parlamentare, Angelo Lombardo. La decisione, secondo quanto si è appreso, sarebbe propedeutica alla richiesta di archiviazione per entrambi. Il provvedimento è firmato dal procuratore di Catania, Michelangelo Patanè. Del fascicolo erano titolari il procuratore aggiunto Carmelo Zuccaro e i sostituti procuratori Antonino Fanara, Agata Santocito, Iole Boscarino e Giuseppe Gennaro. Oltre a quella dei fratelli Lombardo, il procuratore di Catania ha stralciato la posizione di Ferdinando Bonanno, un imprenditore del settore alimentare, ritenuto una figura marginale nell'inchiesta. In tutto, gli indagati per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, sono 53. L'ipotesi di reato di concorso esterno formulata nei confronti di Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, e di suo fratello Angelo, parlamentare del Mpa, "non avrebbe retto in sede di ufficio", spiega il procuratore, perché sul concorso esterno all'associazione mafiosa "fa giurisprudenza la sentenza di assoluzione della Cassazione nei confronti di Calogero Mannino". I vertici della procura hanno poi sottolineato come la decisione di stralciare la posizione di Lombardo è "ovviamente figlia di una valutazione esclusivamente e meramente giuridica".

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