Bilderberg, Borghezio menato: la colpa? Ha provato a entrare
Il leghista è stato respinto e strattonato dalla sicurezza della Servetta House. "Ho il naso sanguinante e farò una denuncia"
Malmenato e messo in stato di fermo dalla polizia svizzera. È successo all'europarlamentare della Lega Nord, Mario Borghezio, a St. Moritz. Voleva partecipare «alla riunione annuale della misteriosa congrega mondialista del “Bilderberg Club” nei saloni del Grand Hotel Kempinski» pur «non essendo invitato». Alla vigilia non aveva fatto mistero del suo intento, immaginando di non essere accolto con un tappeto rosso. Forse, però, non s'aspettava di essere addirittura menato. Lui, insieme al suo assistente al parlamento europeo: il neoconsigliere comunale di Milano Max Bastoni. «La Polizia svizzera ci ha messi in stato di fermo e ci sta portando in caserma» dichiarava ieri sera Borghezio. «Sanguino, sporgerò una bella denuncia alle autorità svizzere». L'effervescente padano voleva ficcare il naso a un incontro di circa 130 persone, rigorosamente selezionate, la maggior parte delle quali sono personaggi influenti in campo economico, politico e bancario. Sono loro che Borghezio definisce «i padroni del mondo». Il padano, passaporto e tesserino parlamentare alla mano, ha chiesto di assistere al summit. L'hanno sbattuto fuori. Racconta: «Sono stato assistito dalla polizia elvetica ma il trattamento subìto dalla sicurezza dell'incontro è stato brutale. Chiedevo solo di assistere: il trattamento subìto mi conferma che questa è una riunione molto importante chiamata a prendere decisioni rilevanti senza alcun controllo popolare. È evidente che il Club di Bildelberg è una società segreta, come pensano in tanti di cui meno si sa e meglio è». Non è la prima volta che Borghezio, convinto indipendentista padano, viene malmenato o finisce nei guai. Il 19 gennaio 2001 è stato aggredito da uno sconosciuto su un tram in centro a Torino. La sera del 17 dicembre del 2005 rischia il linciaggio su un treno sulla tratta Torino-Milano: aveva partecipato a una manifestazione contro la Tav, i no global che riempivano il convoglio cercarono di buttarlo giù. L'11 settembre 2007, sesto anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle, è fermato dalla polizia prima di una manifestazione contro l'islamizzazione dell'Europa a Bruxelles. Anche in questa occasione, denuncia di essere stato malmenato prima del fermo.