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La rabbia di Abete per le dichiarazioni di Di Martino: "Carte toghe, voi state giocando al massacro"

Ira della Federcalcio per le dichiarazioni di Di Martino: "Condizionali non piacciono"

Andrea Tempestini
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La Federcalcio non ci sta e fa sentire la sua voce. A parlare è Giancarlo Abete: nel suo mirino ci finiscono le parole del procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, cha ha parlato della sua "sensazione che ci siano anche squadre di Serie A che combinano le loro partite". Al numero uno della Federcalcio non piacciono affatto questi 'condizionali', che a sua detta "determinano solamente danni". Abete non esita a definire "gioco al massacro" quello che gravita attorno allo scandalo del calcioscommesse". "Gioco al massacro" - "Si sentono tante cose e altrettante smentite - ha proseguito Abete -. Bisogno operare con grande prudenza. La Procura di Cremona ha fatto gli accertamenti per mesi e ha individuato 18 partit che hanno portato a 16 arresti e 28 indagati: più di questo non c'è. Il gioco al massacro - ha ribadito - non è di alcuna utilità, non solo per il calcio ma per l'intera società. Ho grande fiducia nella magistratura, e al momento ci attenamo alle determinazioni fatte". Gli atti alla Federcalcio - Dopo la richiesta, la procura della Federcalcio avrà a disposizione gli atti dell'inchiesta di Cremona giovedì. "I prossimi campionati - ha continuato Abete - partono regolarmente, soprattutto alla luce del fatto che saranno disponibili gli atti in Procura Federale". Il presidente della Federcalcio ha spiegato che la Federazione sta "seguendo con grande attenzione tutta la vicenda. Sono fiducioso che sia un fenomeno circoscritto. In ogni caso - ha concluso - seguiamo con attenzione l'evolversi della situazione".

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