Caso Battisti, media brasiliani: "Terrorista non sarà estradato"
Attesa nelle prossime ore la sentenza della Corte verdeoro. Nel novembre del 2009 si era pronunciata a favore della riconsegna
I medi brasiliani hanno pochi dubbi: la sentenza del Supremo Tribunal Federal sarà a favore di Cesare Battisti. E' concorde la maggior parte degli analisti su quello che sarà il verdetto degli 11 giudici che dovranno decidere sull'estradizione dell'ex terrorista rosso dei Pac: la sentenza è attesa a ore, tra la tarda serata di mercoledì e giovedì. L'avvocato - "E' sempre rischioso fare questo tipo di analisi", ha dichiarato l'avvocato generale dello Stato, Luis Inacio Lucena Adams, che ha poi ricordato che qualche giudice, comunque, potrebbe cambiare idea all'ultimo momento utile. A suffragare questa possibilità, il fatto che emergano nuove tesi durante la discussione. Il 18 novembre 2009, il Supremo Tribunal si pronunciò sul caso con 5 voti favorevoli e 5 contrari all'estradizione: l'ultima parola toccò al presidente uscente Ignacio Lula, che lo scorso 31 dicembre negò Battisti alla giustizia italiana. Contrari - Il primo giudice di colore nella storia della Corte, Joaquim Barbosa, si è sempre detto contrario all'estradizione di Battisti, sostenendo che possa rappresentare un'offesa nei confronti della sovranità brasiliana. Come lui altri colleghi, sono sempre stati convinti che tocchi al presidente del Brasile l'ultima parola sul caso Battisti. Favorevoli - C'è chi invece si pronuncerà per la riconsegna del terrorista. E' il caso di Cezar Peluso, che ha già votato per l'estradizione, sostenendo che Battisti debba essere considerato alla stregua di un "criminale comune", negando così le istanze politiche che ne impedirebbero il ritorno in Italia. Nella corte, infine, si contanto giudici che si asterranno mentre ci sono altre toghe il cui voto è ancora incerto.