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"In A situazione grave, la combine era tra i club"

Calcio-scommesse, la "sensazione" del gip Di Martino. 30 gare sospette

Andrea Tempestini
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Altro che responsabilità oggettiva, qua i club di Serie A rischiano in prima persona l'accusa di combine. E' l'impressione lasciata al procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Di Martino dall'ennesima giornata di interrogatori sullo scandalo calcio-scommesse. Il pm, titolare dell'inchiesta ha "la sensazione che ci siano grossi problemi in serie A, che ci siano incontri truccati". E fin qui, nulla di nuovo, perché di sospetti sulle gare arrangiate da qualche giocatore, così come accaduto in B e Lega Pro, ce ne sono tanti. Il guaio è che, pur senza prove, la sensazione di Di Martino è quella che "in serie A le combine non siano fra i giocatori ma fra le società". Non più calciatori che scommettono, spesso contro gli interessi della propria squadra, tra l'altro, ma società che hanno raggiunto accordi per aggiustare il risultato. SOTTO TORCHIO - Il protagonista degli interrogatori odierni alla Procura di Cremona è stato Marco Pirani, sotto torchio per sette ore filate. Il dentista arrestato con l'accusa di frode ha parlato di "una trentina di partite truccate", solo diciotto delle quali già note agli inquirenti. Tra le novità una vecchia partita di serie A e due di B. A questo punto rischia di espandersi il cerchio dei sospetti, che negli ultimi giorni riguardavano cinque squadre di A (Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari) e alcune partite come Fiorentina Roma 2-2, Lecce-Cagliari 3-3 e Genoa-Lecce 4-2, citate da Pirani riguardo a presunte combine. INCHIESTA FIGC - "Mandateci gli atti per consentirci di accelerare sul versante sportivo dell'inchiesta". Così il capo della Procura della Figc, Stefano Palazzi, avrebbe sollecitato alla collaborazione il pm Di Martino. I primi documenti dovrebbero arrivare a Roma entro fine settimana. E' escluso quindi, si fa presente in ambienti federali, l'arrivo di parte della documentazione per oggi, come invece era dato per quasi certo. Dal vortice che sta travolgendo il calcio italiano ogni giorno spunta fuori un nuovo elemento: è Milan-Bari 1-1 dello scorso 13 marzo, match della 29esima giornata di serie A terminato 1-1, reti di Rudolf e Cassano. La partita viene tirata in ballo dalle intercettazioni telefoniche dell'ex capitano del Bari, Antonio Bellavista. Bari-Milan - La partita, riferiscono fonti dell'inchiesta, non è compresa tra quelle indagate e non compare in nessun ordinanza, bensì in una registrazione in cui Bellavista si giustificherebbe con alcuni scommettitori sul motivo per il quale l'incontro tra i pugliesi e i rossoneri non sarebbe finito con un "over". Secondo quanto avrebbe detto Bellavista, i giocatori del Bari avrebbero "avuto paura di essere scoperti dalla società" e si sarebbero così sottratti alla combine. Gli investigatori ritengono queste dichiarazioni delle millanterie, ma chiederanno delucidazioni a Bellavista nel corso dell'interrogatorio. La partita, tra l'altro, era già stata al centro di un caso mediatico: quello scatenato da Zlatan Ibrahimovic (circondato dalle voci di mercato: andrà al Real Madrird?) per il pugno tirato a Marco Rossi, difensore del Bari. Serie B persona offesa - Nel frattempo la Serie B si è costituita persona offesa nel corso del procedimento della Procura di Cremona sulle partite truccate, che negli scorsi giorni ha portato a 16 arresti. Sono 28 gli indagati a piede libero. Martedì mattina, in procura a Cremona, si è presentato un legale milanese che ha depositato la delega per entrare a far parte del procedimento.

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