E Berlusconi sta con Libero: "Per il 2013 ci pensiamo"
Intervista di Belpietro al premier: "Riconoscere sconfitta a ballottaggi, ma siamo 4-1. Fratture nel partito? Mai. Siamo noi unica alternativa. Avanti con le riforme"
Sono giorni tesi e di rinnovamento per il Pdl. Prima la batosta subita al ballottaggio, quindi le voci sulla presunta 'balcanizzazione' del partito, infine il verdetto della Corte di Cassazione sui referendum: si voterà. Silvio Berlusconi cerca di prendere in mano la situazione: Angelino Alfano diventa il nuovo segretario del partito, che cambia statuto, e respinge al mittente le accuse secondo le quali il partito si starebbe spaccando. Il Cavaliere, anzi, rilancia sul piano di riforme. E apre alle primarie per scegliere il prossimo candidato alla presidenza del Consiglio, primarie che il nostro quotidiano ha già lanciato on-line. Il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, ha intervistato Silvio Berlusconi ne La Telefonata di Mattino 5. Di seguito l'intero colloquio. Il Cav apre alle primarie - Guarda il servizio su LiberoTv Ci vuole fare il punto della situazione, dopo la sconfitta a Milano e Napoli e il cambio ai vertici del Pdl? Cominciamo dai dati. Riconosciamo la sconfitta. Lo abbiamo fatto anche nel '96 e nel 2006, quando siamo stati battuti dai 35mila voti e dai brogli della sinistra. Poi gli elettori hanno capito, e in questa Legislatura abbiamo sempre vinto. Ora nelle comunali abbiamo subito un gol, ma continuiamo a vincere 4 a 1. E' capitatao anche a noi quello che è successo nelle elezioni di medio termine in tutti gli altri Paesi, dove i governi hanno perso la maggioranza nei parlamenti. Le cause sono le stesse: il governo paga dazio, c'è lo scontento verso il governo provocato dalla crisi mondiale. Il risultato da noi si spiega in molti altri fattori, tra cui la scelta dei candidati e la tenaglia informativa della stampa e dei grandi giornali, e soprattutto della Rai e de La7. Molti elettori moderati, disgustati dallo spettacolo della politica, non hanno votato. A Napoli per eleggere il nuovo sindaco hanno votato 33 cittadini su 100. Quanto ha influito il caos immondizia sul risultato? Non posso dirlo perché noi avevamo compiuto il miracolo di portare Napoli a livelli di civiltà che le competono in soli due mesi, ma poi avevamo lasciato indicando chiaramente cosa doveva essere fatto. Ossia la raccolta differenziata e il termovalorizzater. Il comune di Napoli, di sinistra, non ha fatto nulla. Alfano è stato nominato nuovo segreatrio del Pdl. E' solo la prima mossa o basta così? Noi aggiorneremo lo statuto del Pdl per tenere conto dell'integrazione che in questi anni c'è stata in varie anime e tradizioni politiche confluite nel Pdl, e che ora si trovano su un piano di totale condivisione dei nostri programmi, senza cioè dover andare avanti con la regola del 70-30. Spieghiamola questa regola: un 'peso' pari al 70% nel partito degli ex componenti di Forza Italia, e il restante 30% degli ex componenti di Alleanza Nazionale. Quindi il consiglio ratificherà la modifica dello statuto, e poi serviranno tutte le iniziative per radicarci meglio sul territorio, e per far emergere la bravura dei nostri dirigenti più giovani che saranno protagonisti nei congressi locali e nazionali, e futuri vincitori nel 2013. Sono assolutamente sicuro di questa vittoria. Alfano avrà pieni poteri o saranno in quattro a decidere, insieme ai coordinatori? Alfano avrà tutti i poteri e sarà lui a dare ai tre coordinatori i compiti. C'è che propone le primarie anche nel Pdl, a livelli base, ma anche negli organi dirigenti. Che ne pensa? Io non sono contrario, ma si deve essere certi che i votanti siano sostenitori del nostro partito e non infiltrati della sinistra. Noi non andiamo mai a disturbare per esempio i comizi della sinistra, sono loro che ci mandano squadre organizzate. Ieri sono stato applaudito tutto il giorno, ma all'inizio 20 ragazzi di sinistra hanno inscenato dei fischi contro di me e tutti i giornali hanno scritto che Berlusconi è stato fischiato. Mi hanno applaudito tutti e fischiato soltanto 30 ragazzotti. Ma è vero che c'è una balcanizzazione del Pdl? Nemmeno per sogno. Sono tutte invenzioni dei giornali. C'è una grandissima coesione e non sappiamo cosa fare perché riportano frasi mie e di altri, che non solo non abbiamo mai detto, ma nemmeno pensato. C'è un vero degrado dell'informazione. Tutti si domandano se il governo arriverà al 2013. Abbiamo il dovere di farlo per onorare il patto del 2008, ma soprattutto perché questa è l'unica alternativa politica in grado di garantire la governabilità del paese in un momento delicato per la situazione economica. Con la Lega e i Responsabili abbiamo un'alleanza numericamente minore, ma è solida e più determinata di prima, e finalmente potremo fare le riforme che non abbiamo portato in Parlamento per l'opposizione di Fini. Per noi la diaspora di Fli è stata un grande bene. Ma c'è tempo per fare le riforme e quali? Tempo ce n'è assolutamente, per completare quel pacchetto che abbiamo presentato agli italiani dal '94. Ci mancava la riforma del fisco, discussa per mesi dai quattro tavoli di esperti, ed è la riforma che gli italiani aspettano con maggiore impazienza. Poi il rilancio del Sud con l'avvio di molte infrastrutture. Poi c'è la riforma importantissima, quella della giustizia, e quella dell'architettura costituzionale, che prevede la riduzione del numero dei parlamentari. Sulla riforma del fisco Tremonti sembra esitare un po'.... No, non esita. Noi dovremmo fare un monumento a Tremonti, e a tutto il governo. Stiamo riuscendo a uscire dalla crisi senza adottare molti provvedimenti che hanno preso altri Stati: noi non abbiamo mai, mai messo le mani nelle tasche degli italiani. Il 12 giugno si voterà per quattro referendum. Che indicazioni dà il Governo? Nessuno, lascia assoluta libertà di scelta, anche se devo dire che i referendum nascono da iniziative demagogiche: per esempio il quesito sull'acqua èm del tutto fuorviante. Non è vero che la legge mira a privatizzare, ma punta a diminuire gli sprechi nella distribuzione. Sul nucleare, invece, viene chiesta l'abrogazione di norme che sono già state abrogate: quindi i cittadini votano sul nulla. ma il governo si attiene dal prendere qualsiasi posizione al riguardo e si adeguerà alla volontà dei cittadini. Quindi l'esito del referendum non peserà sul governo? Se gli italiani manifesteranno anche con questo voto di non volere il nucleare, il governo ne prenderà atto. Adesso che Alfano è segretario, quando verrà nominato il nuovo ministro della Giustizia? Quando Alfano, a seguito del cambiamento dello statuto, entrerà nel vivo delle sue funzioni. In quel momento avremo un nuovo ministro della Giustizia.