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A Milano comincia l'era di Pisapia: assedio all'abitazione di De Corato

Violenti e centri sociali non perdono un attimo: insulti, slogna e petardi sotto l'abitazione dell'ex vice-sindaco

Andrea Tempestini
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Eccovi l'era di Giuliano Pisapia: aveva appena vinto, il candidato di Sinistra e Libertà, e in Duomo erano appena iniziati i caroselli e i festeggiamenti della sinistra. A poco meno di quattro chilometri dalla Madonnina, però, gli esponenti dei centri sociali milanesi non hanno perso tempo. L'appuntamento era in via Andrea Costa, all'angolo con piazzale Loreto, dove abita l'ormai ex vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato. "DE CORATO DISOCCUPATO" - I violenti dei centri sociali si sono trovati sotto casa sua, per intonare slonga e assediare la sua abitazione con petardi e fumogeni. Quindi gli insulti. Gli unici riferibili sono: "De Corato disoccupato" e "Il tuo ufficio ce l'abbiamo noi". La lotta ai centri sociali e alle case occupate è sempre stata una delle bandiere dell'ex vicesindaco, e gli antagonisti, ora che ha vinto il 'loro' Pisapia, non vedono l'ora della rappresaglia. PISAPIA PRENDE LE DISTANZE - Da Piazza Duomo, informato del 'gesto di civiltà' dei centri sociali, Giuliano Pisapia ha preso le distanze dall'azione dei violenti: "Noi siamo portatrori di una nuova politica, ha dichiarato dal palco. Poi ha invitato i suoi fan alla calma: "Impediamo a chiunque di rovinarci la festa". Giustamente sdegnato, invece, il commento di De Corato: "Se l'era Pisapia inizia con la caccia all'uomo inziamo male, è un cattivo segnale. Non mi sono fatto intimidire negli anni della spranga - ha concluso - e non succederà ora".

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