Cagliari, Novara, Gallarate: mappa dei ko del Pdl
Il centrosinistra trionfa in sette capoluoghi su undici. Solo Varese non "tradisce". Quanto pesano le divisioni con la Lega / I RISULTATI
Milano, Napoli, Cagliari. Sono le città simbolo della vittoria del centrosinistra, che è riuscito a piazzare i suoi candidati alla guida dei tre comuni più importanti ancora in palio (il quarto, Bologna, era già stato conquistato al primo turno). Vittoria netta per Giuliano Pisapia a Milano, vittoria trionfale per Luigi De Magistris a Napoli, vittoria storica per Massimo Zedda a Cagliari. Ma la disfatta del centrodestra si coglie ancora meglio nell'analisi del voto di alcune città del Nord Italia dove, in molti casi, ha pesato la rivalità tra Lega Nord e Pdl. Tra i comuni settentrionali capoluogo di provincia, al ballottaggio solo Varese premia il centrodestra, confermando il sindaco uscente, il leghista Attilio Fontana, che ottiene il 53,9 per cento dei consensi dopo aver sfiorato l'elezione già al primo turno (si fermò al 49,4 per cento). Per il resto, è buio fitto. Nella Novara feudo del governatore leghista del Piemonte, Roberto Cota, vince il candidato sindaco del Pd, Andrea Ballarè. Al quale riesce la rimonta impensabile, visto che al primo turno si era piazzato al secondo posto a ben 14 punti percentuali di distanza dal candidato di Lega Nord e Pdl, Mauro Franzinelli. E poi c'è il caso Gallarate, roccaforte del centrodestra “regalata” all'opposizione dalle divisioni interne alla maggioranza. Il pidiellino Massimo Bossi aveva fatto fuori al primo turno la leghista Giovanna Bianchi Clerici, fedelissima del Senatùr e consigliere di amministrazione della Rai. Ma al ballottaggio alla fine l'ha spuntata Edoardo Guenzani, candidato di Pd, Idv e Sel. Inevitabili i sospetti del dopo-voto: i leghisti gallaratesi avranno davvero votato per Bossi (solo omonimo del Senatùr) oppure hanno disertato le urne (l'affluenza è stata del 59,1 per cento)? Discorso simile per Rho, dove il democratico Pietro Romano ha sconfitto il leghista Fabrizio Cecchetti. Lo scarto, seppur minimo (Romano ha ottenuto il 50,8 per cento), punisce i litigi tra Carroccio e Pdl. Sono stati i leghisti, infatti, a far cadere la precedente giunta, guidata da un sindaco pidiellino. In questo caso, a rimanere escluso dalla corsa al ballottaggio è stato il candidato del Pdl, ma il risultato finale non è cambiato: il comune ha cambiato il colore dell'amministrazione. Last but not least, ci sarebbe anche il caso doloroso (per il premier) di Arcore. Anche lei tradisce e si butta a sinistra: il nuovo sindaco è la democratica Rosalba Colombo, vincitrice del secondo turno con il 56 per cento dei voti. A livello nazionale, sugli undici comuni capoluogo oltre a Napoli e Milano, sette vanno al centrosinistra e quattro (Rovigo, Iglesias, Cosenza e la già citata Varese) al centrodestra. Il risultato più clamoroso è quello di Cagliari, con il trionfo di Massimo Zedda. Come a Milano e Napoli, anche nella città sarda della sconfitta del Pdl non approfitta il Partito democratico. Zedda, trentasettenne consigliere regionale, è infatti esponente del partito di Nichi Vendola, Sinistra Ecologia e Libertà. Al primo turno aveva staccato il candidato azzurro Massimo Fantola di un'incollatura (poco più di 400 mila voti), al secondo turno invece ha dominato: 50.055 voti (il 59,42 per cento) contro 34.176. Altri risultati dei comuni capoluogo: Trieste passa dal centrodestra al centrosinistra, con la vittoria di Roberto Cosolini (57,5 per cento) su Roberto Antonione (e anche qui, al primo turno leghisti e pidiellini s'erano presentati divisi). Rimini rimane a sinistra (Andrea Gnassi ottiene il 53,46 per cento) come Grosseto (Emilio Bonifazi vince col 57,27 per cento) e Pordenone (Claudio Pedrotti ha il 59,64 per cento). Rovigo, Cosenza e Iglesias, come si diceva, sono in controtendenza e passano dal centrosinistra al centrodestra. E le prime due, città storicamente “rosse”, sono conquiste importanti per il centrodestra. A Rovigo, dove le divisioni hanno indebolito il campo del centrosinistra, il nuovo sindaco è Bruno Piva col 51,02 per cento e 500 voti in più del rivale Federico Frigato. A Cosenza Mario Occhiuto col 53,31 per cento vince su Enzo Paolini. A Iglesias il primo cittadino è Luigi Perseu col 52,48 per cento. La maggioranza si consola anche con i risultati in Calabria dove - dice il Pdl locale - vince il “modello Scopelliti” (governatore regionale) e il centrodestra strappa alla sinistra la provincia di Reggio Calabria oltre al sindaco di Cosenza. Rimane però a sinistra Crotone, dove Peppino Vallone è stato confermato primo cittadino sconfiggendo la sfidante Dorina Bianchi, candidata del centrodestra e dell'Udc. Quanto alle sei province al ballottaggio, Pavia, Mantova, Trieste e Macerata vanno al centrosinistra (particolarmente grave per la maggioranza la perdita di Pavia), mentre il centrodestra s'impone a Vercelli e Reggio Calabria. di Alessandro Giorgiutti