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Yemen, sangue sul sit in: 20 morti e 150 feriti a Taez

L'esercito del presidente Saleh usa la forza contro i manifestanti pacifici. "E' stato un massacro"

Giulio Bucchi
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Almeno 20 morti e 150 feriti: è il bilancio degli scontri tra manifestanti e forze della sicurezza a Taez, seconda città dello Yemen. Secondo quanto riferisce l'emittente televisiva al Arabiya, le truppe del governo hanno anche occupato con carri armati e blindati piazza della Libertà dove da febbraio erano riuniti i manifestanti per sit-in con cui chiedevano le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh. Secondo quanto riferiscono i testimoni, gli agenti della polizia hanno prima sparato in aria nel tentativo di disperdere la folla, ma poi hanno rivolto le armi direttamente contro coloro che si rifiutavano di abbandonare la piazza. "E' un massacro. I feriti sono stati trascinati di forza in strada per essere arrestati", ha raccontato all'agenzia France Presse un attivista. Secondo l'agenzia ufficiale Saba, il presidente yemenita ha riunito nella notte i vertici militari a lui ancora fedeli invitandoli a "resistere e a rispondere con fermezza alle sfide poste da fuorilegge e corrotti".

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