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Silvio: "Chi vota la sinistra scorda cervello a casa"

Berlusconi-show a 'Porta a Porta': "La partita non è ancora finita. Pisapia e De Magistris incapaci". "Ministeri al Nord? Non c'è scandalo"

Giulio Bucchi
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"La partita, come nel calcio, finisce dopo 90 minuti. Qui la partita finisce dopo il secondo turno".  E' un Silvio Berlusconi combattivo quello intervistato da Bruno Vespa nella puntata di Porta a porta, in onda questa sera, mercoledì, su Raiuno. Il tema del giorno è naturalmente la campagna elettorale, con la volata finale in vista del ballottaggio del 29 e 30 maggio. Per il Cav, la sinistra ha una sola possibilità di vincere: "Che gli elettori dimentichino il cervello a casa". "Noi siamo al 26,42%, naturalmente non siamo soddisfatti, ma il Pd è sceso al 21,86%. E' addirittura letteralmente crollato in regioni come Campania, Lazio e Calabria". Anche per questo, "non c'è nessuna possibilità che ci siano altre soluzioni" rispetto al governo attuale. "Non è stato un voto contro di me, durerò fino al 2013". Poi giù botte ai candidati del centrosinistra e un pizzicotto alla Lega, quando ammette che la candidatura di Bernardini a Bologna è stato una "concessione all'alleato" Bossi. Una mezza conferma di quanto detto nel pomeriggio (e smentito) a proposito di qualche scelta 'debole'. C'è spazio anche per qualche battuta a stemperare la tensione, come quella su Ruby/Karima: "Adesso chiamerò e chiederò la scarcerazione di Mubarak sostenendo che è lo zio di Ruby". "DE MAGISTRIS BELLO E INCAPACE" - A Napoli l'Idv Luigi De Magistris è semplicemente un "demagogo, agitatore politico distimato da tutti i suoi colleghi magistrati". In sostanza, "un bell'uomo ma incapace". Berlusconi ricorda poi le imprese dell'ex pm (ex?) amico di Antonio Di Pietro: "Il signor de Magistris non ha nessuna esperienza, dove ha fatto il magistrato è stato censurato,   gli è stata tolta la funzione di pubblico ministero, è stato trasferito di sede, è un incapace totale, un demagogo, un agitatore politico, un bell'uomo, piace magari alle donne, sa mostrarsi, ma non ha nessuna sostanza". Per il Cav, ricalca le peggiori abitudini di certa magistratura: "Ha combinato degli sfraceli, anche calpestando i diritti delle persone contro cui ha avviato delle cause e va a dire   non costruiremo il termovalorizzatore: e come farete a risolvere il problema dei rifiuti?". Insomma, "non credo che ci sia una persona con la testa sulle spalle che possa votare per lui. Se uno voterà per il signor de Magistris - ammonisce Berlusconi - vada a casa, si guardi nello specchio e dica: sono un uomo o una donna senza cervello". C'è anche spazio per i programmi. "Vogliamo creare a Napoli nuovi quartieri, sul modello di quanto fatto all'Aquila, per offrire nuove case ai proprietari di quelle che verranno abbattute". GIULIANO PRO EVERSORI - Il giudizio spietato su De Magistris equivale a quello su Giuliano Pisapia, "avvocato di De Benedetti, uno che non ha mai amministrato nemmeno un'edicola, mentre io sono il presidente del Consiglio che ha più a lungo governato l'Italia". "Milano - ricorda Berlusconi - è una grande città difficile da governare, bisogna essere in grado di farlo. Pisapia, da onorevole, ha proposto solo leggi in favore dell'eutanasia, dei terroristi e degli eversori". GIORNALI CONTRO - A far storcere il naso al premier anche il "lenzuolo" in cabina elettorale e il sistema delle preferenze. "Ne ho prese meno - spiega - perché chi faceva la croce sopra al simbolo del Pdl con il nome della Moratti, poiché era riportato anche il mio nome, credeva di avermi dato la preferenza". Rimane comunque alta la fiducia del Pdl "nel bipolarismo", definito "il miglior sistema elettorale del mondo". Berlusconi poi spara sulla sinistra, la "più impresentabile al mondo", e al suo "blocco mediatico, a partire dal Corriere della Sera, Sky e La7 e le trasmissioni Rai pagate con i soldi di tutti che stanno con la sinistra". In particolare ha pesato la campagna di "terrificante mistificazione" di Annozero in favore di Pisapia, per cui è valso il principio della "scopa nuova, scopa bene". Un esempio della campagna stampa contraria e distorta è la polemica sui ministeri al Nord: "I giornali hanno dato visibilità a questo tema per creare un caso che non c'è. Il decentramento dei ministeri vuol dire portare in provincia di Monza o Napoli vuol dire aprire un ufficio di rappresentanza: non vedo lo scandalo". Lo scandalo, invece, s'è creato per le interviste concesse a Tg1, Tg2 e telegiornali Mediaset, che ha spinto l'Agcom a comminare pesantissime multe. "Sono una follia, non credo che le pagherete", ha rassicurato Berlusconi rivolgendosi alle redazioni e ai vertici Rai. CONGIURA DEI PM - Nel mirino del premier pure l'attaco delle Procure. "Anche Leonardo non sarebbe riuscito a terminare la Gioconda se lo avessero preso continuamente a schiaffi", ha detto a proposito delle inchieste e dei processi a suo carico che gli hanno impedito di fare le riforme annunciate. "Ho dovuto subire 30 differenti processi e in 24, già finiti, le accuse sono state poi ritenuti infondate. Mi hanno gettato discredito, fango, angoscia, problemi con i familiari e mi hanno impedito di lavorare". La verità, conclude Berlusconi, è che "oggi in questo sistema malato la sovranità è di magistratura democratica ed i suoi pm".

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