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Moschee, scontro tra Cei e Lega. Crociata: "Diritto fondamentale"

Carroccio presenta Ddl in Senato per regole costruzione: "In attesa di accordo Stato-Islam, decidano le Regioni"

Giulio Bucchi
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Là dove non arriva lo Stato, ci pensa la Chiesa. Mentre la Lega ha presentato in Senato un Ddl per disciplinare la costruzione delle moschee, la Cei si è schierata decisamente con l'Islam. Il rischio frattura, specialmente al Nord, è sempre più grande. "ESIGENZA SOCIALE" - "E' un diritto fondamentale permettere ai credenti delle varie religioni, musulmani compresi, di pregare nei loro luoghi di culto". A dirlo è monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, sottolineando che la costruzione dei luoghi di culto non è solo un'esigenza di tipo religioso, ma anche "sociale e culturale". Costruirle, dunque, sempre "secondo la Costituzione e le leggi del Paese". "ALT A COSTRUZIONI" - Proprio quelle leggi cui sta lavorando la Lega. Nel ddl presentato a Palazzo Madama e firmato dal vicecapogruppo Sandro Mazzatorta, il Carroccio dice "no alla costruzione di nuove moschee fino a un'eventuale intesa tra Stato e Islam mentre, in via transitoria, ogni edificio di culto dovrà essere autorizzato dalla Regione previo referendum tra la popolazione del Comune interessato". Uno stop deciso anche agli imam, che secondo la legge dovrebbero essere iscritti in albi specifici. Il testo si basa sull'articolo 8 della Costituzione, che stabilisce che i rapporti delle confessioni religiose con lo Stato siano regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. "Il diritto di esercitare una fede non è messo in discussione, ma altra cosa sono gli edifici di culto che hanno un impatto sul territorio", ha spiegato Mazzatorta. "Il fatto stesso che all'interno di numerose moschee italiane siano state segnalate pericolose contaminazioni di matrice fondamentalista e concrete attività terroristiche, non può più far procrastinare una disciplina legislativa che garantisca l'integrità della sovranità statuale e l'ordine pubblico e la sicurezza stessa dei cittadini".

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