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Decreto omnibus, Governo chiede la fiducia a Camera

Provvedimento blindato: si rinnovano fondi Fus e viene fissata moratoria nucleare. Insorgono Pd e anti-atomo

Andrea Tempestini
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Il governo blinda il decreto legge 'omnibus'e pone la fiducia in aula alla Camera sul testo approvato della Commissioni, identico a quello presentato in Senato. L'annuncio è stato dato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. IL TESTO - Il provvedimento deve essere convertito in legge entro il 30 maggia: il voto di fiducia si terrà martedì pomeriggio. Nel testo sono contenute differenti norme, tra le quali il rifinaziamento del Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), l'aumento delle accise sui carburanti, la proroga del divieto per gli incorci tra tv e giornali e, infine, la moratoria sulle centrali nucleari. Proprio quest'ultimo punto ha scatenato la protesta degli antinuclearisti. ACCUSE DAL PD - Subito il Partito Democratico ha puntato il dito contro la mossa dell'esecutivo. "Con la decisione di mettere la fiducia sul decreto 'omnibus', il governo le prova tutte per sfuggire al voto degl italiani nel referendum indetto per il 12 e 13 giugnno", denuncia Stella Bianchi, responsabile Ambiente del Pd. " Nelle norme che l'esecutivo vuole imporre non c'è nessun abbandono del piano nucleare ma solo un rinvio per evitare il giudizio dei cittadini che, come già dimostrato dal voto in Sardegna, è nettamente contrario al ritorno delle centrali nucleare in Italia", conclude la bianchi. Per Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, "con la questione di fiducia posta oggi questa maggioranza proclama l'ennesima giornata della vergogna. Ancora una volta si espropria il Parlamento delle sue prerogative e si da uno schiaffo al sacrosanto diritto dei cittadini di sapere con chiarezza, senza trucchi o giochetti, quali sono le reali intenzioni del governo sul futuro del nucleare in Italia". COMITATO PER IL REFERENDUM - Accuse anche dal Comitato per i 'sì' ai referendum. "Prendono in giro gli italiani - tuonano in un comunicato - con un finto addio al programma nucleare, e si punta a cancellare il quesito referendiario, sottraendo ai cittadini il diritto al voto".

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