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Ancelotti, Chelsea addio. Abramovich lo ha licenziato

Su Carletto pesa il mancato successo nella Champions. Perde anche con l'Everton. Ma ora può tornare in Italia

Andrea Tempestini
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Fine della corsa di Carlo Ancelotti sulla panchina del Chelsea. Il club del magnate russo Roman Abramovich, dopo l'ultima giornata di Premier League, ha comunicato di aver esonerato il tecnico emiliano, che nella scorsa stagione alla guida dei Blues centrò il double campionato-FA Cup. In questa stagione, l'ex allenatore del Milan, si è dovuto accontentare del secondo posto in Premier, dietro allo United e incalzato dal Manchester City di Roberto Mancini (terzo ma soltanto per la differenza reti). PESO CHAMPIONS - Il licenziamento è arrivato dopo la sconfitta per 1-0 sul campo dell'Everton. Pesa sulla decisione di Abramovich l'eliminazione nei quarti della Champions, dove l'ha spuntata il Manchester United che ora si giocherà la finale con il Barcellona. Si sa, il magnate russo vuole la coppa: Carletto ha già avuto due possibilità, ma non le ha sfruttate. E ora Ancelotti potrebbe rientrare in Italia, magari sulla panchina della Roma, anche se spiega che vorrebbe restare in Inghilterra. IL COMUNICATO - "Il Chelsea Football Club può confermare che Carlo Ancelotti lascia il club da oggi", questo il testo del comunicato diffuso dal Chelsea sul proprio sito. "La proprietà ed il consiglio ringraziano Carlo per il suo contributo ed i successi raggiunti fin da quando, nel luglio 2009, è diventato il nostro manager, che comprendono il Double per la prima volta nella storia del club. Tuttavia - prosegue il comunicato - le performances in questa stagione non sono state all'altezza delle aspettative ed il club pensa che sia il momento giusto di fare dei cambiamenti, prima che cominci la preparazione alla prossima stagione. Carlo comunque sarà sempre il benvenuto a Stamford Bridge, dove lo riceveremo con il rispetto che merita per ciò che ha fatto per noi. Ora concentreremo i nostri sforzi sulla scelta del nuovo manager e non ci saranno ulteriori commenti sulla decisione odierna", si conclude la nota.

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