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Siria, spietata repressione del regime: 44 morti

Si alza bilancio vittime nelle manifestazioni d'opposzione a Bashar al Assad. Il pugno duro delle forze di Damsco si abbatte sulla città di Homs

Federica Lazzarini
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E' di 44 morti il bilancio del sanguinoso venerdì della libertà che si è svolto ieri in Siria. Le forze di sicurezza di Damasco hanno usato il pugno duro contro i manifestanti che contestavano il regime di Bashar al Assad. Lo riferisce una fonte degli attivisti siriani per i diritti umani, precisando che il maggior numero di vittime si è registrato nella provincia occidentale di Idlib e nella città di Homs, nel centro del Paese. "Le autorità siriane stanno continuando a utilizzare un uso eccessivo della forza e a sparare per far fronte alle proteste popolari in varie regioni del Paese", ha detto Ammar Qurabi, capo dell'Organizzazione nazionale per i diritti umani. Qurabi ha precisato  che 26 persone sono state uccise nella provincia di Idlib e altre 13 a Homs. Due vittime si sono registrate nella città di Deir Ezzor, nell'est del Paese, una a Daraya, un sobborgo di Damasca, una nella città costriera di Latakia e una ad Hama.

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