Nato, raid in Libia: 8 navi affondate. Gheddafi in tv
Attacchi notturni nei porti di Tripoli, Homs e Sirte. Il Colonnello sulla tv di Stato: si vede la data di ieri. Un sosia?
Dopo la flotta aerea quella navale: la Nato ha reso noto di aver affondato otto navi da guerra delle forze di Muammar Gheddafi, in Libia. Gli obiettivi sono stati centrati in una serie di raid nella notte tra giovedì e venerdì sui porti di Tripoli, Homs e Sirte. L'altra notiza, però, è che il Colonnello - piagato, braccato, indebolito - è tornato a farsi vedere. La televisione di stato libica ha infatti diffuso delle sue immagini, nelle quali si vede il raìs durante un incontro con un funzionario del regime e di ritorno da una missione in Russia. Raid Nato, affondate otto navi: guarda il servizio su LiberoTv IL FILMATO - Nella clip, Gheddafi parla con Mohamed Ahmed Al Sharif, il segretario generale del World Islamic Call Society, un'istituzione creata proprio dal colonnello. Nelle immagini il Colonnello, mascherato dai consueti occhiali da sole, è vestito integralmente di nero e appare in buona salute. Quello che dà adito a sospetti, però, è il fatto che sia così minuziosamente coperto: potrebbe trattarsi anche di un sosia. Nel filmato Gheddafi viene inquadrato davanti a una televisione, sul cui schermo si può leggere la data di giovedì 19 maggio 2011. RAID AEREI - L'ammiraglio Russell Harding, il vice comandante della missione del Patto Atlantico Unified Protector, ha spiegato che "tutti gli obiettivi della Nato sono di natura militare e direttamente legati ai sistematici attacchi del regime del Raìs contro i civili": le otto navi affondate rientravano tra questi obiettivi. "In considerazione dell'escalation nell'uso della forza navale - ha continuato Harding - la Nato non ha avuto altra scelta che agire con decisione per proteggere la popolazione civile della Libia e le proprie forze marittime". ATTACCO ALL'ACCADEMIA - Gli attacchi aerei della Nato, oltre ad aver colpito il porto, secondo quanto ha riferito il regime, all'alba si sono concentrati anche su un'accademia della polizia nel sobborgo di Tajoura, nei pressi della capitale Tripoli.