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Trapani, scafisti gettano in mare immigrati: 3 morti

17 uomini buttati in acqua: tanti non sapevano nuotare. 14 tratti in salvo. Arrivano nuove carrette a Lampedusa

Rosa Sirico
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Tre immigrati sono annegati al largo delle coste di Trapani dopo essere stati gettati in mare dagli scafisti che li trasportavano, poi subito fuggiti. I clandestini erano parte di un gruppo di 17 persone, tutte costrette a gettarsi in acqua. Molti non sapevano nuotare e solo 14 - di età compresa tra i 25 e i 30 anni - sono riusciti a raggiungere la riva di Contrada Granitola, a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Durante le prime ricerche è stato trovato un cadavere, poi sono stati rinvenuti altri due corpi. Buttati a mare: guarda il servizio su LiberoTv NUOVI SBARCHI A LAMPEDUSA - L'altro punto caldo sul fronte immigrazione è Lampedusa dove, al largo delle coste, è stato avvistato un barcone con a bordo circa 300 immigrati. Una motovedetta della Guardia di finanza è partita in soccorso dell'imbarcazione. Nella notte tra mercoledì e giovedì è approdato un altro natante con 208 migranti - presumibilmente di origine sub-sahariana e partito dalla Libia  -, tra cui anche 23 donne e tre bimbi. Il nuovo arrivo, dopo quattro giorni di tregua per l'isola, è coinciso con il miglioramento delle condizioni meteoreologiche. I profughi sono tutti in buone condizioni e sono stati già trasferiti al Cie di contrada Imbriacola, dove si trovano altri 285 migranti.

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