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Tremonti contro oppressione fisco: "Limite a ganasce"

Ministro dell'Economia vuole sistema più semplice e vicino ai cittadini. Al legislatore: "Limiti di applicazione"

Andrea Tempestini
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Giulio Tremonti torna alla carica contro l'oppressione fiscale: "Ci deve essere un limite all'applicazione delle ganasce fiscali - spiega -, perché c'è un eccesso di applicazione". Così il ministro dell'Economia in occasione delle celebrazioni per i dieci anni delle agenzie fiscali. Il nuovo monito segue di pochi giorni quello con cui si era scagliato contro la vessazione delle imprese, piagate dal moltiplicarsi dei controlli fiscali. "CAMBIARE SISTEMA FISCALE" - "Serve un sistema fiscale più vicino alla condizione reale di tanti cittadini", ha continuato Tremonti, che poi si rivolge direttamente al legislatore. "In questa fase deve fare correzioni, per esempio sulle ganasce va messo un limite di applicazione. Ci sono forme di calcolo degli interessi che ricordano molto l'anatocismo (il meccanismo per il quale vengono calcolati gli interessi sugli interessi, ndr). Il Parlamento - ha concluso - in questo giorni ha l'opportunità di modificare alcuni elementi. La struttura amministrativa è pronta". Ciò che va cambiato è un sistema fiscale "terribilmente complicato", che ha "mezzo secolo, un mezzo secolo che non è stato banale: tutto è stato accelerato, è cambiata la struttura globale e il sistema industriale. Il sistema fiscale - ha proseguito Tremonti - è stato pensato prima della diffusione sul territorio delle partite Iva. E' cambiata la struttura sociale del Paese, e sull'intersezione tra fiscale e assistenziale occorre la massima riflessione. L'ambiente prima si poteva consumare, ora si deve conservare".

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