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Silvio in volata a Napoli: "Arcisicuri della vittoria"

Berlusconi chiude campagna elettorale Pdl con Lettieri: "Qui è impossibile votare la sinistra, è senza vergogna. Sui rifiuti ci impediscono di fare"

Giulio Bucchi
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Vedi Napoli e poi voti. La campagna elettorale di Silvio Berlusconi e del Pdl si chiude nel Golfo, l'ultimo tassello per cambiare il volto della Campania. C'è un candidato forte, Gianni Lettieri, da spingere alla vittoria e temi come l'abusivismo e i rifiuti in grado di spostare preferenze e creare polemiche. "A Napoli è impossibile votare per la sinistra - ha esordito il premier parlando alla Fiera di Oltremare -. Significherebbe condannare la città a quello che è successo in tutti questi anni. In un paese civile chi ha provocato questa tragedia avrebbe da tempo già chiesto scusa e sarebbe andato a nascondersi invece non hanno vergogna e si presentano ancora chiedendo di continuare ad amministrare la città. E' qualcosa di incredibile". "CAMBIARE" - "Siamo arcisicuri di vincere": così Berlusconi impiamma la plaeta napoletana che lo invoca col coro Silvio, Silvio. "I napoletani non sono irriconoscenti al centrodestra e a Berlusconi, non sono degli sprovveduti e non possono non capire che bisogna cambiare, cambiare e cambiare". Il premier sottolinea proprio la discontinuità necessaria con la gestione del centrosinistra Bassolino-Iervolino: "Napoli soffre di una mal amministrazione che ha dell'incredibile. Noi abbiamo dimostrato che si potevano tenere le strade pulite ed abbiamo lasciato un monito preciso all'amministrazione comunale che però non ha fatto nulla di tutto quello che doveva fare ed una società comunale ha anche bloccato una gara d'appalto per costruire i termovalorizzatori. Non solo non fanno nulla ma impediscono agli altri di fare, è una sconcezza inarrivabile". Lettieri, che Berlusconi chiama già sindaco ("Sono avanti coi tempi"), "è libero di mettere nella sua giunta i migliori professionisti. Potrà fare la giunta migliore senza vincoli a mettere uomini con la nostra tessera". "PIU' FORTI DELLE MINACCE" - Due settimane fa, Lettieri fu aggredito e costretto a rifugiarsi nella basilica di San Lorenzo da un gruppo di contestatori di sinistra. Il fatto non ha fermato la sua 'scalata', anche se intimidazioni hanno colpito anche alcuni suoi uomini. E' stato lo stesso numero uno del Pdl cittadino a rivelare come un candidato nella lista "Liberi per Lettieri", una delle 11 che sostengono l'aspirante sindaco, sia stato avvicinato ai Colli Aminei da un geometra che gli ha detto: Se Lettieri diventa sindaco, hai finito di campare. "A lui dico, non solo Lettieri diventa sindaco, ma Esposito continua a campare", esclama con foga Lettieri. Dal palco, il candidato sindaco ricorda le magagne dell'opposizione: "Parlando di legalità, di liste sporche, hanno fatto le primarie, hanno detto che il voto di 50mila napoletani era inquinato dalla camorra e dai cinesi".  Poi spazio al futuro: "Ho fatto un programma di 72 punti, gli altri hanno fatto solo agenzie di insulti. Ho chiesto la legge speciale per Napoli, una legge obiettivo per rimettere in ordine i conti della nostra città. Gli altri candidati non dicono cosa faranno". Sui rifiuti, "il presidente Berlusconi tre anni fa ha ripulito la città, costruito il termovalorizzatore, dopo uno stallo di 15 anni. Se oggi siamo in queste condizioni, e soltanto a Napoli, è perché c'è un problema di incapacità nel gestire i problemi. Perché, mi chiedo a Salerno o Benevento no, ad Avellino o Portici no?".

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