Agcom scatenata: Sky e Tg4 multati per 100mila euro
Dopo il Tg1 di Minzolini, l'Autorità riprende altre testate: "Troppo Berlusconi". Mediaset: "Persecuzione".Pd scende in piazza a Roma
Agcom scatenata. Dopo il Tg1 del direttore Augusto Minzolini, anche Tg4 e Sky hanno ricevuto una multa di 100mila euro per mancato equilibrio nella rappresentazione delle parti politiche in vista delle elezioni amministrative di domenica 15 e lunedì 16 maggio. L'Autorità garante per le Comunicazioni ha sanzionato le due testate "per inadeguata osservanza degli ordini impartiti martedì scorso", a seguito della multa al Tg1. Ma alle opposizioni non basta e il Pd scende in piazza: sit in davanti alla sede romana dell'Agcom per protestare contro "il dilagere di Berlusconi nei tg e nelle radio nazionali". "RIEQUILIBRARE LE PARTI" - La Commissione servizi e prodotti, spiega la stessa Autorità, ha esaminato i dati del monitoraggio delle trasmissioni delle giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 maggio. La valutazione segue la precedente decisione di venerdì 10 maggio di multare il telegiornale della rete ammiraglia Rai per 100mila euro, in particolare a causa della eccessiva presenza del premier Silvio Berlusconi rispetto ad altri esponenti politici. "Il tempo dedicato agli esponenti del Governo - aveva sottolineato l'Autorità - deve essere riferito solo alla loro funzione governativa, nella misura strettamente indispensabile per assicurare la completezza e l'imparzialità dell'informazione. Ciò vale in particolare, per il presidente del Consiglio, il quale è anche capolista nelle elezioni comunali a Milano". TG4 E SKY NEL MIRINO - Se il Tg1 era la testata che maggiormente accusava il problema, aveva spiegato l'Autorità, gli altri telegiornali non ne erano esenti. Perciò l'Agcom aveva impertito "un preciso ordine di immediato riequilibrio" a tutti i tg. Ora, "in esito all'attento esame delle trasmissioni, la Commissione ha irrogato una sanzione di 100mila euro al Tg4 e una sanzione dello stesso importo a Sky, per inadeguata osservanza degli ordini". Mediaset ha già annunciato che ricorrerà al Tar, poichè considera "persecutorio" il provvedimento contro il Tg diretto da Fede. PD NON SI ACCONTENTA - "Le sanzioni stabilite oggi dall'Agcom dimostrano la buona volontà dell'Autorità ma il nodo di fondo è che le sanzioni non bastano a sanare gli abusi: così chi ha più soldi - ha detto Roberto Zaccaria, deputato Pd e coordinatore del gruppo di ascolto sul pluralismo dell'informazione - può di fatto 'comprare' le regole del gioco". Per qusto motivo e per "il discorso a reti unificate" diffuso ieri dal presidente del Consiglio, il Pd ha scelto di sendere in piazza daventi alla sede romana dell'Agcom: "Oggi pomeriggio dalle 16,30 alle 17,30 faremo un sit in per protestare contro il dilagare senza limiti di Berlusconi su radio e Tv". I DATI - Zaccaria ha quindi diffuso i dati delle indagini Agcom: "La sintesi delle rilevazioni su Tg1, Tg2, Tg3, Tg5, Tg4 e Tg7 nelle edizioni della sera, che influenzano maggiormente l'elettorato, è questa: Berlusconi ha totalizzato 580 secondi di tempo di parola, Bersani 237 secondi, Casini 108 secondi, Vendola 32 secondi, Di Pietro 15 secondi. Tempi totali del solo Berlusconi 9 minuti e 40 secondi, contro 6 minuti e 32 secondi di tutti i leader delle opposizioni messi insieme. Tutto questo senza contare nè le radio nè le televisioni all news (Sky Tg24 e Rai News)". Secondo il deputato Pd, Berlusconi avrebbe organizzato nei tg "una vera e propria intervista a reti unificate, uno spot elettorale, come dimostrano i tempi complessivi, la tecnica di regia, l'impiego del logo elettorale in grandissima evidenza e i temi trattati, prevalentemente relativi alle elezioni amministrative in particolare di Milano e di Napoli".