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Immigrati, Maroni: "Europa bugiarda, sempre assente"

A Lampedusa è assalto: arrivano sei barconi e mille clandestini. Furia del ministro: "Ue non mantiene le promesse"

Andrea Tempestini
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Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, torna a tuonare contro l'Unione Europea. Dopo averla accusata di dormire, sottolinea come "non sta facendo quella che si è impegnata a fare" per l'emergenza immigrati. Le nuove dichiarazioni sono giunte a margine della festa della Polizia penitenziaria. "Un mese fa - ha proseguito - l'Europa aveva deciso di prendere alcune iniziative che anora oggi non sono state adottate. A Lampedusa continuano ad arrivare profughi dalla Libia, mentre con la Tunisia funziona l'accordo di rimpatrio. In Libia, però, c'è la guerra, e finché dura arriveranno i profughi: questo è il problema". 1200 SBARCHI - Il fatto è che, complice il beltempo, a Lampedusa l'invasione è ripresa a pieno regime. Intorno alle 7 del mattino è arrivata una carretta del mare: la prima di sei, che secondo le stime trapsortano un migliaio di clandestini. A bordo del primo natante  scortato dalle motovedette delle Fiamme Gialle, si trovavano 166 profughi partiti dalle coste libiche, tra i quali nove donne e quattro bambini. Successivamente, la nave Vitali della Guardia di Finanza ha raggiunto la seconda delle imabrcazioni, che è poi giunta scortata nel porto. A bordo altre 265 persone, tra cui 16 donne e 3 minori. La terza delle sei carrette del mare, con a bordo 500 migranti, è approdata nell'isola siciliana nel pomeriggio. Riprende l'invasione: guarda il servizio su LiberoTv GIALLO SULL'SOS - Un'altra imbarcazione, con a bordo 220 clandestini - tra i quali molte donne e bambini - giovedì sera aveva lanciato un Sos quando si trovava tra le 70 e le 80 miglia dalle coste libiche, al confine con le acque di competenza maltese. Ma dopo la richiesta di aiuto inoltrata a Italia e Malta, nella quale il barcone sosteneva di imbarcare acqua, il telefono satellitare con cui era stato lanciato l'Sos continua a squillare a vuoto. Non è dunque possibile stabilire l'esatta posizione del barcone attraverso il Gps dell'apparecchio. Inizialmente si pensava che il barcone che aveva inoltrato la richiesta d'aiuto fosse uno di quelli avvistati al largo di Lampedusa, in particolare una carretta ferma a circa 70 miglia dalla Costa, nel Canale di Sicilia. Si trattava, però, di un'altra imbarcazione. Le autorità di Malta hanno diramato una segnalazione a tutte le navi in transito nella zona, comprese quelle della Nato impegnate in operazioni militarui. La Guardia costiera ha inviato nell'area una motovedette.

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