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Mora 'anima pura': "Mi accusano per colpire Silvio"

Rivelazione dell'agente vip: "Ragazze portate ad Arcore da due imprenditori". Poi la citazione: "Io, Fede e Minetti come i capponi di Renzo"

Andrea Tempestini
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"Io sono un'anima pura - spiega Lele Mora, il manager dei vip tirato dentro al caso Ruby -, io non ho fatto niente". Nel tritacarne, il signor Mora ci è finito con Emilio Fede e Nicole Minetti, i due 'compagni' nel processo (contro il Cavaliere, Silvio Berlusconi, come è noto si procederà con rito abbreviato: un'altra aula, e - in parte - un'altra storia). Il manager dei vip snocciola poi una metafora manzoniana con cui fotografa la sua situazione: "Io, Emilio Fede e Nicole Minetti ci siamo trovati come i capponi, uno che si scornava l'altro, e siamo finiti bolliti". Il riferimento è a un brano de I Promessi Sposi, Renzo il protagonista. "TUTTI CONTRO SILVIO" - Mora ha poi proseguito spiegando come vogliono colpire "me perché vogliono colpire Berlusconi", e a suffragare l'ipotesi, sottolinea, ci sono i tempi molto veloci con cui è stata fissata l'udienza preliminare in cui verrà ascoltato il terzetto Mora-Fede-Minetti. Il manager, però, si sente tranquillo, e ha ribadito di non avere colpe: "Io non ho mai fatto il magnaccia - ripete più volte nella conferenza stampa da lui indetta -, e noi non abbiamo mai fatto niente di tutto quello che è stato detto. Stiamo esaminando gli atti e non ci sono elementi per il rinvio a giudizio. Siamo pronti ad affrontare la fase dibattimentale, non chiederemo riti alternativi, e in udienza preliminare chiederemo il proscioglimento". "AD ARCORE NON SUCCESSE NULLA" - Mora entra poi nel merito delle accuse e svela il suo piano difensivo. La grande protagonista è sempre lei, Karima: "Ruby ad Arcore non l'ho portata - spiega -, né io né Fede, ma qualcun altro. Ma in ogni caso questo non cambia le cose: ad Arcore non è successo nulla". Ovvero "Ruby non ha mai avuto rapporti con il premier, è una ragazza giovane - ha aggiunto Mora - che mi ha fatto molta tenerezza, tanto che dopo che ha litigato con mio figlio, ho chiesto a mia figlia di prenderla in affidamento. Avevo capito - ha concluso sul conto di Karima - quantà bontà e tristezza ha questa ragazza. Per questo ho deciso di occuparmene, anche se non posso prenderla nella mia scuderia perché non voglio persone che siano coinvolte in vicende giudiziarie". Poi la "rivelazione": Karina è stata portata ad Arcore "da un paio di imprenditori amici del presidente del Consgilio, persone non indagate" "FEDE? LO STIMO" - Da Lele Mora ci si aspettava almeno una frecciatina scagliata contro Emilio Fede: il direttore del Tg4, in una recente conferenza stampa, sembrava aver cercato di scaricare le responsabilità sull'agente dei Vip: "Era lui a portare le ragazze alle cene di Arcore". Ma da Mora non arriva nessun riferimento piccato, anzi: "Fede è una persona che stimo e apprezzo. Ha voluto distanziarsi - ecco l'unico riferimento, nemmento tanto polemico - ma non fa niente...". E su Nicole Minetti? "E' una bella donna che ho incontrato a una cena - si è limitato a dire -, e nulla più".

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