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Cav e terrorismo: "Apriamo armadi della vergogna"

Nota di Berlusconi per la Giornata della memoria: "Follia criminale alimentata da cattivi maestri. Basta con i misteri sulle stragi"

Andrea Tempestini
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"Magistrati e giornalisti, poliziotti e carabinieri, agenti di custodia e docenti universitari, leader politici e sconosciuti funzionari dello Stato, tutti - rileva Silvio Berlusconi - sono stati colpiti come simboli e vittime innocenti di una folle ideologia criminale, che tanti cattivi maestri purtroppo hanno alimentato e giustificato. Queste ferite non sono ancora completamente rimarginate perché - sottolinea - per molti atti di terrorismo manca ancora il sigillo della verità". Questo uno dei passaggi salienti della nota che il presidente del Consiglio ha diramato in occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo. E allora, prosegue il premier, "il giusto obiettivo di una pacificazione nazionale e di un adeguato risarcimento morale per i familiari delle vittime, non può dunque prescindere da uno sforzo comune per definire un percorso di verità su quegli anni. "APRIRE GLI ARMADI DELLA VERGOGNA" - Per questo diciamo basta alle tribune mediatiche e universitarie concesse con disinvoltura ai terroristi che sono stati protagonisti feroci e criminali di quegli anni. Per questo diciamo basta all'umiliazione delle vittime e dei loro parenti. Per questo - prosegue la dichiarazione diffusa da Palazzo Chigi - dichiaro oggi l'impegno del governo a contribuire ad aprire tutti gli armadi della vergogna perché nessuna strage rimanga più avvolta nel mistero. Dobbiamo colmare una grande sete di giustizia e di verità, in modo concreto, senza retorica. Lo faremo. E sarà il modo migliore per onorare la memoria delle oltre 400 vittime innocenti della sanguinosa ideologia del terrorismo". "RICORDO DI TUTTE LE VITTIME" - "Insieme al governo e all'Italia intera, mi inchino con rispetto e gratitudine per ricordare le vittime del terrorismo, unendomi idealmente alle nobili parole pronunciate questa mattina al Quirinale dal Capo dello Stato", comincia così la nota diffusa dal premier, con cui si celebra la giornata introdotta nel nostro calendario nazionale su proposta di Sabina Rossa, figlia dell'operaio Guido Rossa, ucciso dalla Brigate Rosse. "In questo giorno - riprende il presidente del Consiglio - ricordiamo tutte le vittime del terrorismo, sia del terrorismo di matrice comunista sia quello di matrice neo fascista, che ha insanguinato per più di 20 anni la storia nazionale. Un riconoscimento doveroso per le oltre 400 vittime e per i 1.200 feriti che sono stati coinvolti in 14.590 atti di violenza: è il bilancio di una guerra che non può essere dimenticata, perchè ha aperto ferite profonde e incancellabili nell'esistenza di migliaia di famiglie e nel tessuto democratico del Paese".  

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