Alt di Napolitano: "Prima di riforme onorare i pm"
Presidente Repubblica condanna "le polemiche indiscriminate contro i pm". Su Battisti: "Incomprensibile mancata estradizione"
In occasione della giornata della memoria per le vittime del terrorismo, Giorgio Napolitano torna a condannare "le polemiche politiche indiscriminate" contro la magistratura. Nel mirino del capo dello stato tornano i "dissennati manifesti" affissi a Milano su toghe e Brigate Rosse. "Bisogna prima essere consapevoli dell'onore che si deve alla magistratura" per poi lanciare "ogni produttivo appello alla collaborazione necessaria per le riforme necessarie". Ovvio il riferimento alle critiche mosse negli ultimi giorni, e ribadite lunedì in occasione del processo Mills, da Silvio Berlusconi alle toghe di Milano. MANIFESTI MILANO - Napolitano difende la magistratura, in particolare i pm che si sono impegnati nella lotta al terrorismo e i cui esempi "restano più forti di qualsiasi dissennato manifesto venga affisso sui muri della Milano di Emilio Alessandrini e Guido Galli e di qualsiasi polemica politica indiscriminata". La sconfitta del terrorismo, sottolinea il Capo dello Stato, fu una "pietra miliare" nella storia del nostro Paese, "di qui la nostra inestimbaile gratitudine a quanti hanno pagato con la loro vita, ed il riconoscimento che meritano tutti quanti hanno condotto quella battaglia. CESARE BATTISTI - Napolitano è poi tornato sul caso Cesare Battisti e sulla sua mancata estradizione, negata dal Brasile. Secondo il Presidente della Repubblica è un fatto che resta "incomprensibile". L'inquilino del Quirinale attacca poi quelle che definisce le "residue mistificazioni" nei confronti della politica italiana, le quali "pesano, ad esempio, sui rapporti tra Brasile e Italia nella vicenda dell'estradizione di Battisti".