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Cia, mani sul pc di Bin Laden. Ma è paura terrorismo

Gli Usa hanno archivio segreto con nomi e piani. "Miniera d'oro". Ma in Pakistan e negli Stati Uniti è massima allerta per attacchi

Andrea Tempestini
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Dopo aver ucciso Bin Laden - la vendetta è stata compiuta -  la Cia si è impossessata del suo archivio segreto, mettendo a segno quello che viene definito "uno dei più grandi colpi dello spionaggio americano dai tempi della seconda guerra mondiale". L'intelligence ha messo le mani su computer, dischi, dvd e altre attrezzature del numero uno di al Qaeda. Per la Casa Bianca si tratta di "un tesoro di informazioni". Tutto il materiale dovrà ora essere analizzato dall'ufficio antiterrorismo degli Stati Uniti. Ma il livello dell'emergenza, come la paura di immediate ritorsioni, è altissimo soprattutto in Pakistan e negli Usa. ALLARME SICUREZZA - L'ambasciata e i consolati statunitensi in Pakistan sono stati chiusi al pubblico: lo resteranno "fino a nuovo ordine". E' questa la prima misura presa dalle autorità a stelle e strisce in vista della probabile ritorsione di al Qaeda per l'uccisione di Bin Laden. "L'ambasciata Usa a Islamabad e i consolati a Peshawar, Lahore e Karachi sono chiusi per gli affari correnti al pubblico fino a nuovo ordine", ha spiegato l'ambasciata di Washington in un comunicato. "Restano aperti - prosegue il testo - per qualsiasi altro affare e per i servizi d'urgenza per i cittadini americani. Abbiamo preso questa misura per la sicurezza del pubblico, che terremo informato. La situazione sarà riesaminata con regolarità", ha riferito Alberto Rodriguez, portavoce dell'ambasciata in Islamabad. Misure di sicurezza straordinarie di sicurezza verranno adottate anche a New York, quando giovedì il presidente Barack Obama si recherà a Ground Zero, il cuore di Manahattan dove furono abbattute le torri gemelle nell'attacco dell'11 settembre 2001. PIANI TERRORISTICI - La speranza che nutre la Cia, però, è che avendo messo le mani sugli archivi digitali di Bin Laden, la rete terroristica sia costretta a rimandare la vendetta minacciata e data per scontata dalle intelligence Occidentali: i due bersagli più probabili, appunto, Pakistan e Stati Uniti. Nell'archivio sono contenuti non soltanto i nomi degli esponenti di spicco della rete di al Qaeda, ma anche le loro case e, soprattutto, i loro piani terroristici. Sulla base di queste informazioni, la Cia ha già avviato una ferrea repressione per prevenire ogni possibile attacco. Secondo quanto si è appreso, il raid nel quale è stato ucciso Bin Laden è durato qualche minuto in più di quanto era stato preventivato: il tempo necessario per trovare l'archivio. ISTRUZIONI IN CASO DI MORTE - Washigton confida inoltre nel fatto che, dopo l'uccisione del numero uno, nel giro di pochi giorni si possa tracciare un quadro preciso di tutti i movimenti di al Qaeda. E' possibile che dagli archivi digitali emerga la (sospettata) complicità di alcuni esponenti dei servizi segreti e delle forze armate del Pakistan, dove Osama Bin Laden si nascondeva indisturbato. L'intelligence Usa spera anche che dall'archivio emergano i gruppi terroristici che, nel Medio oriente e nel Golfo Persico, spalleggiano la rete di al Qaeda. Infine, si è appreso che lo sceicco del terrore averbbe lasciato precise istruzioni in caso di morte: dai computer sequestrati potrebbe essere emersa la gerarchi di al Qaeda nell'era post-Bin Laden.

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