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Droga, blitz a Napoli: 40 arresti nel clan Polverino

In manette anche 2 candidati al consiglio comunale di Quarto iscritti in liste vicine al Pdl. Il gruppo gestiva spaccio Italia Spagna

Rosa Sirico
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Quaranta arresti per il clan Polverino. All'indomani della cattura del boss casalese Mario Polverino, la Dia di Napoli ha emanato martedì mattina quaranta ordinanze di custodia cautelare contro membri e gregari di uno dei più pericolosi clan dell'hinterland napoletano, che controllava il traffico di dreoga tra Italia e Spagna. In manette sono finiti anche due candidati al consiglio comunale di Quarto (Comune in provincia di Napoli), iscritti in liste vicine al Pdl. Tra gli arrestati manca ancora il boss Giuseppe Polverino, che deve scontare 2 anni di casa-lavoro e che è da tempo ricercato.  L'INDAGINE - I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno arrestato 40 persone accusate - a vario titolo - di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, usura, detenzione illecita di armi, traffico e spaccio di stupefacenti, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori nonchè di reinvestimento di capitali di provenienza illecita in attività imprenditoriali, immobiliari, finanziarie e commerciali. L'inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, è partite nel 2007, in collaborazione con l'Unidad Central Operativa della Guardia Civil spagnola. Ci sono anche due candidati al consiglio comunale di Quarto in liste vicine al Pdl, tra gli arrestati nel blitz dei carabinieri. Si tratta di Salvatore Camerlingo e Armando Chiaro. Camerlingo è  considerato "uomo d'ordine del clan", oltre ad essere cugino del boss Salvatore Liccardi. L'altro candidato Chiaro, viene invece definito un "colletto bianco": per lui l'accusa è di essersi intestato beni del clan Polverino facendo da prestanome. IL TRAFFICO DI DROGA -  Come fanno sapere i carabinieri, sono stati identificati capi e gregari del clan camorristico Polverino che a partire dall'hinterland a Nord di Napoli ha il controllo di attività imprenditoriali e commerciali in Italia e in Spagna e gestisce un grosso traffico di stupefacenti dalla Spagna all'Italia per il rifornimento delle piazze di spaccio, in mano a vari clan del capoluogo campano. IL SEQUESTRO - Con un decreto preventivo, inoltre, sono stati presi immobili, terreni, auto, moto e società. I Polverino controllano anche attività commerciali tra l'Italia e la Spagna, oltre a gestire il traffico di droga che dalla penisola iberica porta sostanza stupefacente a rifornire le piazze di spacciò gestite da altri clan napoletani.

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