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Osama, l'ultimo giallo: "Catturato vivo e poi ucciso"

Nuova testimonianza della figlia di Bin Laden. Mistero continuo anche sulle fotogrfie. La Cia: "Nessun dubbio, gli scatti verranno diffusi"

Andrea Tempestini
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I gialli che avvolgono la morte del re del terrore non accennano a risolversi e nemmeno a diminuire. Ora spunta fuori anche la figlia di Osama Bin Laden: sostiene che suo padre sia stato catturato vivo e poi ucciso dalle forze speciali americane nei primi minuti dell'operazione di Abbotabad. L'esecuzione sarebbe avvenuta davanti ai membri della famiglia del terrorista: secondo quanto riferito, Bin Laden si trovava al piano terra della casa, poi il corpo sarebbe stato trascinato sul pavimento e portato all'elicottero. Le versioni, insomma, spuntano come funghi. Secondo quanto riferito dall'emittente al Arabiya, che cita come fonte anche un ufficiale di sicurezza pakistano, sarebbero inoltre state arrestate due donne e sei bambini, di età compresa tra i 2 e i 12 anni. GIALLO FOTOGRAFIE - L'altro grande 'giallo' p quello relativo alla diffusione delle immagini di Osama Bin Laden morto. Secondo gli Usa, farlo, "potrebbe incendiare le passioni" in diverse parti del mondo islamico. Per questo motivo la Casa Bianca sta "valutando l'opportunità e la necessità di pubblicarle per via delle sensibilità" che potrebbe andare a toccare (Jay Carney, portavoce della Casa Bianca, ha definito le foto "truculente"). Sulla questione degli scatti è intervenuto anche il direttore della cia, Leon Panetta, che in un'intervista alla Nbc ha dichiarato: "Non penso che ci sia alcun dubbio che una foto sarà resa pubblica. Non c'è dubbio che ci fossero preoccupazioni e domande che sono state a lungo analizzate, sul tipo di impatto che queste immagini potrebbero avere - ha aggiunto -, ma il dato di fondo è che abbiamo preso Bin Laden e io penso che dobbiamo rivelare al resto del mondo il fatto che siamo stati in grado di farlo e di ucciderlo". Anche secondo il sito Drudge Report, il presidente Barack Obama ha confermato l'intenzione di rendere pubblica almeno una foto della sepoltura in mare di Osama, effettuata sul ponte della portaerei Vinson, dopo l'uccisione avvenuta all'alba del 2 maggio. I DUBBI DEI TALEBANI - "Non ci sono prove sufficienti per affermare che Osama Bin Laden è morto". I talebani afghani non mollano e continuano a sostenere che l'uccisione del leader di al Qaeda sia una bufala, una costruzione mediatica degli Stati Uniti. "Dato che gli americani non hanno prodotto nessuna prova accettabile per sostenere il loro annuncio, e dato che gli stretti collaboratori non hanno confermato o smentito la sua morte... l'Emirato Islamico considera prematura qualsiasi asserzione al riguardo", ha affermato il portavoce dei talebani afghani, Zabibullah Mijahid, in un comunicato inviato ai media per posta elettronica. ALTRA BUFALA - Il blitz di Abbottabad, all'alba del 2 maggio, rimane come logico ancora avvolto nel mistero. Ciononostante gli Stati Unti vogliono fugare le teorie complottiste che impazzano sul web e hanno annunciato: "Il mondo nei prossimi giorni vedrà la sepoltura in mare del suo corpo, gettato nel Mar Arabico della portaerei Usa Carl Visone". Intanto sul web impazzano le ipotesi. E gli scatti. Dopo la foto-tarocco propinata da GeoTv, è il sito Liveleak a rilanciare proponendo il fotogramma del cadavere di Bin Laden subito dopo l'esecuzione: un'altra bufala che, come ha rivelato il sito di Vanity Fair, è stata ottenuta con un'elaborazione su Photoshop di un fotogramma del film di guerra Black Hawk Down, diretto da Ridley Scott nel 2001. NUOVI DETTAGLI - La Casa Bianca, prima che 'scendesse in campo' anche la figlia del terrorista, aveva reso noti ulteriori nuovi dettagli del blitz. Bin Laden, avevano spiegato, non era armato ma ha comunque "opposto resistenza" nei confronti del commando americano. La Casa Bianca aveva poi smentito che Bin Laden si fosse servito di una delle moglie come scudo umano. Secondo un quotidiano locale pakistano, però, Osama sarebbe stato ucciso dalle sue guardie del corpo: "Non voleva essere catturato e torturato".

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