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Chrysler torna all'utile: prima volta dopo bancarotta

Primo risultato positivo da giugno 2009: risultato netto a 116 milioni di dollari rispetto a precedente perdita di 197 mln. Marchionne: "Nessuna fusione"

Andrea Tempestini
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Chrysler torna all'utile nel primo trimestre 2011: il risultato utile netto si assesta a 116 milioni di dollari, rispetto a una perdita di 197 milioni registrata nello stesso periodo del 2010. Dalla bancarotta del giugno 2009, è la prima volta che il gruppo di Detroit archivia un risultato positivo: prima di allora l'ultima semestrale non in rosso risaliva al secondo trimestre 2006, all'epoca in cui Chrysler era controllata da Daimler. FATTURATO - L'ad di Fiat, Sergio Marchionne, allo stesso tempo ad anche di Chrysler, aveva annunciato un tuile compreso tra i 200 e i 500 milioni di dollari entro il 2011. Nei primi tre mesi dell'anno il fatturato del gruppo Usa controllato dal Lingotto è salito in termini percentuali del 35% a 13,1 miliardi di dollari, contro i 9,7 miliardi del primo trimestre 2010. "NESSUNA FUSIONE" - L'utile operativo ha raggiunto 477 milioni di dollari (143 milioni in precedenza). Il margine operativo lordo si è attestato a 1,171 miliardi di dollari, rispetto ai 787 milioni nel primo trimestre dello scorso anno. Il flusso di cassa operativo è schizzato da 1,6 a 2,5 miliardi. Nello stesso lasso di tempo, le vendite mondiali sono cresciute del 18% a 60mila veicoli, mentre la quota di mercato negli Stati Uniti è salita al 9,2% (dal 9,1% del 2010). Marchionne, commentando i risultati, ha comunque sottolineato che "una fusione tra Fiat e Chryler per il momento non è sul tavolo".

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