Gol,Totti meglio di Baggio. Ma la poesia di Roby dove la mettiamo?
Il Pupone supera il codino: 206 gol a 205: "Il Re di Roma non è morto". Ma i numeri non sono tutto... / SONDAGGIO
Francesco Totti non scorderà facilmente i due gol messi a segno domenica sera contro il Bari: il Pupone è salito a quota 206 gol in Serie A. Meglio di Roberto Baggio. Il capitano della Roma per celebrare il record - riprendendo quanto detto da un commentatore della Bbc lo scorso 13 marzo in occasione della doppietta contro la Lazio - ha sfoggiato una maglietta vagamente autocelebrativa: "The king of Rome is not dead", il re di Roma non è morto. LA GIOIA DEL PUPONE - "Con questa doppietta sono arrivato a 206 gol in Serie A, superando i 205 di Roberto Baggio. Lui - ha continuato Totti - è stato uno dei calciatori più forti del mondo e della storia: lo ringrazio per tutto quello che ci ha fatto vedere in passato". Sulla maglietta - la scritta campeggiava sullo sfondo di un Colosseo - ha dichiarato: "Proprio perché si tratta di un record speciale, che mi onora e che sento moltissimo, mi sono divertio a disegnare personalmente una maglia speciale per festeggiare questo momento indimenticabile". Guarda il servizio su LiberoTv: "Totti fa 206 e supera Roby Baggio" LE CIFRE - Certo, i numeri del Pupone fanno impressione: per il simbolo assoluto della Roma romanista si contano 607 presenze in giallorosso, 261 reti, 5 trofei e il mondiale vinto in Germania. A Totti mancano 68 reti per diventare il più grande bomber di ogni tempo in Serie A superando Piola: impresa, in verità, parecchio difficile. Ma tra quattro gol il capitano avrà raggiunto Gunnar Nordhal, che detiene il record di gol segnati con una sola maglia: questo primato è decisamente alla portata. Ora tutta l'attenzione, però, è rivolta al sorpasso effettuato ai danni di Baggio. Il 'Divin codino' ha segnato meno, non è mai riuscito a essere il simbolo di un club come Totti lo è per la Roma e, soprattutto, non è ha mai portato a casa un mondiale. Tutto vero, ma il 'duello' tra due leggende del calcio italiano - Totti e Baggio - non può essere risolto con i numeri. MITO MALINCONICO - Roberto Baggio, al pari e forse più di totti, è stato la poesia del calcio italiano, è stato un giocatore in grado di catalizzare l'amore di tutti: di tifosi fiorentini sedotti e abbandonati, di quelli juventini, di quelli delle curve di Milan, Inter e di quelli di tutti gli stadi italiani. Roberto Baggio, maltrattato da molte, troppe, squadre (e allenatori) di club, sulla pelle era riuscito a cucirsi una maglia: quella della nazionale. Con la casacca Azzurra, in quella maledetta Pasadena, il rigorista Baggio calciò il peggior penalty della sua carriera: con lui, sopra alla traversa, ci finirono anche le speranze mondiali della squadra di Arrigo Sacchi. Ma quel rigore, e il pianto disperato che ne seguì, per paradosso fecero definitivamente entrare Baggio nel cuore di una nazione, nel (malinconico) mito collettivo. Il resto della sua straordinaria carriera, fino alle ultime magie col Brescia, è storia. NON E' QUESTIONE DI NUMERI - Totti è un campione. Assoluto. Anche la Fifa, con un articolo apparso sul sito fifa.com, ha voluto celebrare il nuovo record del capitano della Roma, che ora è il quinto giocatore più prolifico della storia del campionato italiano. "Totti incoronato re del gol", scriveva il portale. Ma Totti è anche un giocatore che divide, poco amato fuori dalla sua Roma, e che con la maglia della nazionale non ha mai avuto un gran feeling. Totti e Roberto Baggio, in conclusione, sono due astri assoluti del nostro pallone, ma profondamente diversi. Certificare un ipotetico sorpasso soltanto per una mera questione numerica - un gol in più - è un ragionamento che, onestamente, lascia il tempo che trova.