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E la Cia avverte: "L'Islam vuole subito vendetta"

L'analista: "Osama protetto dal Pakistan". Sale allarme attentati anche in tutta Europa. Massima allerta a Kabul e negli Stati Uniti

Giulio Bucchi
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Morto Bin Laden, il timore è ora quello di rappresaglie del terrorismo islamico internazionale. I talebani pakistani hanno subito minacciato "vendetta". Secondo quanto riferisce la tv araba al-Jazeera, i talebani pakistani hanno intenzione di colpire "obiettivi americani e del governo di Islamabad". Il direttore della Cia, Leon Panetta, ha spiegato che al Qaeda cercherà "quasi certamente" di vendicare la morte del terrorista. "Bin Laden è morto, ma al Qaeda no. Dobbiamo restare determinati e vigili", ha aggiutno Panetta, spiegando che le forze di sicurezza e l'intelligence americane hanno per questo deciso di rafforzare i controlli per prevenire azioni terroristiche. ALLARME IN EUROPA - L'uccisione di Bin Laden "potrebbe ispirare azioni individuali per vendicare" la sua morte, "più che organizzazioni terroristiche che sanno di essere controllate". Questo l'avvertimento lanciato da Gilles de Kerchove, coordinatore dell'antiterrorismod dell'Unione Europea, che ha sottolineato la necessità di "restare vigili e di rafforzare la sicurezza" per prevenire simili azioni. "I pachistani e gli americani sono naturalmente il  primo obiettivo", ma nel mirino "ci siamo tutti noi", ha continuato de   Kerchove in un incontro con i giornalisti a Bruxelles, ai quali ha   detto di "non essere sorpreso" per il fatto che Osama bin Laden si   nascondesse in Pakistan. Il coordinatore dell'antiterrorismo Ue ha poi osservato che la morte di Osama "indebolirà ulteriormente il nucleo" di Al Qaeda. Ma non è finita - ha proseguito -, dobbiamo continuare i nostri sforzi", ha ammonito de Kerchove, ricordando che l'organizzazione era dietro il piano terroristico sventato la settimana scorsa in Germania e che "i gruppi affiliati restano attivi", come dimostrato dall'attentato del 28 aprile in Marocco. ALLERTA IN AFGHANISTAN - A Kabul, capitale dell'Afghanistan, è stato elevato lo stato d'allerta da parte della sicurezza locale che ha notevolmente aumentato i controlli e il dispiegamento delle sue forze in città. Le autorità afghane temono che i talebani locali possano condurre un attacco per vendetta da un momento all'altro contro la capitale, e per questo è in corso in questi minuti una riunione d'emergenza del governo afghano per decidere quali provvedimenti prendere in questo senso. Anche il governo americano ha messo in stato di allerta tutte le sue ambasciate e rappresentanze diplomatiche. In un comunicato del Dipartimento di Stato si esortano inoltre i cittadini americani soprattutto in quelle zone del mondo dove vi sono maggiori tensioni, a evitare i luoghi in cui vi sono affollamenti di gente e manifestazioni per "l'imprevedibilità ed insicurezza dell'attuale situazione". RAPPORTI USA - PAKISTAN - "Per un certo periodo ci saranno forti tensioni tra Washington e il Pakistan, visto che è emerso che Osama Bin Laden viveva a breve distanza da Islamabad". E' il commento dell'analista Imtiaz Gul sull'uccisione del leader di al Qaeda. Secondo l'esperto di sicurezza, citato dal sito del quotidiano Dawn, l'Isi, i potenti servizi di sicurezza pakistani, sapevano della presenza di Bin Laden nel Paese e qualcuno ha segretamente passato l'informazione agli Usa. "Islamabad ora dovrà fare un grande sforzo di damage control, dopo che è emerso che Bin Laden era in Pakistan - ha proseguito il noto commentatore, autore di numerosi libri - È una grave caduta di credibilità per il Pakistan".

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