Lactalis, Opa su Parmalat. Cav: "Non è ostile"
Colpo di scena. I francesi buttano sul piatto 3,3 miliardi per tutte le azioni: "Acceleriamo per cambi normativi". Titolo vola: +10,7%
Il Gruppo Lactalis non molla la presa su Parmalat. Il colosso francese ha deciso di promuovere un'offerta pubblica di acquisto (Opa) - proprio nel giorno del bilaterale Italia-Francia a Roma - volontaria sulla totalità di azioni dell'azienda emiliana al prezzo di 2,60 euro per azione, pari a 3,37 miliardi di euro totali. Lo rende noto Lactalis, spiegando che la decisione è stata assunta anche a seguito del mutato quadro normativo successivo all'acquisto della propria partecipazione del 28,969% in Parmalat e con l'obiettivo di realizzare un rilevante progetto industriale. L'annuncio ufficiale ha fatto volare il titolo a Piazza Affari, dove è stato al centro di scambi molto intensi (oltre 85 milioni di pezzi passati di mano) e dove ha chiuso in rialzo del 10,7 per cento. CAV: "NON E' OPA OSTILE" - Nella conferenza stampa al termine del bilaterale a Palazzo Madama tra Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy il tema dell'Opa lanciata da Lactalis non poteva non essere affrontato. Il premier ha dichiarato di non considerare "l'Opa di Lactalis su Parmalat come un'Opa ostile". Il premier ha aggiunto però di ritenere "singolare che sia stata lanciata proprio oggi", in concomitanza con il bilaterale. "Proprio per questo - ha aggiunto Berlusconi, "escludo nella maniera più assoluta che ci potesse essere da parte del governo francese consapevolezza di questa sovrapposizione". Sarkozy ha ribattuto sottolineando come "la nostra proposta è quella di unirsi per creare grandi gruppi franco-italiani". Entrando nel dettaglio del caso Parmalat-Lactalis, ha aggiunto che "dobbiamo trovare una soluzione e i ministri Lagarde e Tremonti la troveranno". Sarkozy ha poi ricordato come Lactalis sia il primo acquirente di latte di Parmalat. PIANO SVILUPPO PER PARMALAT - "Noi abbiamo un progetto di crescita ambizioso per Parmalat: farne il gruppo italiano di riferimento nel latte confezionato a livello mondiale, con sede, organizzazione e testa in Italia", ha dichiarato il presidente del Gruppo Lactalis, Emmanuel Besnier. Le azioni oggetto dell'offerta sono complessivamente 1.298.186.659 per un controvalore massimo dell'operazione pari a 3,375 miliardi di euro. Il prezzo offerto, spiega una nota del gruppo francese, "incorpora un premio del 21,3% circa rispetto al prezzo di Borsa delle azioni Parmalat degli ultimi 12 mesi e, inoltre, del 33,6% rispetto all'enterprise value per azione (calcolato come caitalizzazione di borsa al netto della posizione finanziaria netta e delle interessenze di minoranza per azione) degli ultimi 12 mesi". QUADRO NORMATIVO - Il colpo di scena firmato Lactalis spariglia le carte in tavola: il governo italiano, infatti, era impegnato a favorire - anche per via legislativa - l'acquisto da parte di una cordata italiana che potesse prendere il controllo di Parmalat. Lactalis, da par suo, nel documento relativo all'opa inviato alla Consob, sottolinea come la decisione di acquisire il controllo di Parmalat, "al fine di perseguire una proficua integrazione delle rispettive attivita", è giunta "a seguito del mutuato quadro normativo e della possibile evoluzione dell'assetto azionario di Parmalat". Con la proposta di opa totalitaria, Lactalis "intende offrire agli attuali azionisti un'opportunità di disinvestimento a condizioni più favorevoli di quelle registrate negli ultimi mesi dal titolo".