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Christian Dior: la sua arte in mostra a Mosca

Pittura, scultura, natura, culture diverse. Mosca ospita “Inspiration Dior” una mostra che rivisita la carriera del couturier attraverso le fonti che negli anni lo hanno ispirato

Giulio Bucchi
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Un vestito, secondo il vocabolario altro non è che un indumento. Un capo con cui coprirsi, da portare sopra la biancheria. Che sia più o meno pregiato, lussuoso, o elegante lo decide una combinazione di elementi comuni, come il materiale usato per confezionarlo, le ore di lavoro necessarie, e anche il prestigio del genio che ne firma la creatività. Ma un vestito può essere molto di più, può essere bandiera di un'epoca, di un costume può persino essere considerato un'opera d'arte. Difficile stabilire il grado di parentela tra arte e moda, si tratta di una questione annosa, ma una cosa è certa, l'arte per la moda è sempre stata un punto di riferimento importante, una fonte di ispirazione perenne che prima o poi ha sedotto tutti gli stilisti, persino i più grandi, persino Christian Dior. Il Pushkin Museum di Mosca ospita una mostra che racconta proprio il particolare rapporto di Dior con l'arte e l'influenza che questa negli anni ha avuto sulla sua creatività. INSPIRAZIONE PER DIOR-  In sessant'anni di creatività il magnifico Christian Dior si è trovato spesso ad attingere alla pittura e alla scultura per trovare ispirazione, traducendo le pennellate in drappeggi e i rilievi in silhouettes inedite, piene di armonie tutte nuove, e anche il mondo della natura, così come quello dell'arte, con i suoi colori e le sue forme uniche più volte ha suggerito spunti al genio dell'haute couture che letteralmente ha fatto sbocciare le sue donne con abiti rivoluzionari e sfrenatamente lussuosi. Inspiration Dior, questo il nome della mostra che sarà aperta al pubblico fino al 24 luglio, coglie le influenze fondamentali che hanno condizionato il couturier francese nel corso della sua sfavillante carriera e che lo hanno trasformato, vestito dopo vestito, in una leggenda della moda. Abiti, ma anche gioielli, profumi e accessori firmati dall'ideatore del new look raccontano lo spirito del famoso couturier e la sua intima passione per l'arte e per il mondo circostante così pieno di spunti da alimentare la sua produzione in modo ineguagliabile.  La mostra, che vanta l'esposizione di alcuni pezzi particolarmente interessanti come la foto Dovima con gli elefanti di Avedon, recentemente acquistata dal brand, traccia un percorso che partendo dagli esordi di uno degli indiscussi maestri dell'alta moda arriva ai nostri giorni e alle nuove muse del brand, mettendo in evidenza i richiami all'arte di Ingres, di Goya, Matisse, Picasso  e Boldini, i riferimenti al movimento impressionista e le dediche alla Belle Epoque. di Donatella Perrone

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