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"Via le Br dalle procure". E Bruti Liberati insorge

Milano, polemica su manifesti comparsi vicino al tribunale. La toga: "Terroristi nel pool, ma per ucciderci"

Rosa Sirico
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Toghe rosse? Nemmeno per sogno, secondo il procuratore capo del pool di milano Edmondo Bruti Liberati. La polemica sulla politicizzazione della magistratura si trascina da tempo, e negli ultimi giorni nelle strade di Milano è comparsa una serie di manifesti che lanciano benzina sul fuoco. Venerdì mattina, hanno fatto capolino cartelli con la scritta "via le Br dalle procure". La provocazione, che porta la firma dell'Associazione dalla parte della democrazia, non è stata gradita dal pm Liberati, che  sbotta in un comunicato. Le Brigate rosse? "In procura ci sono state davvero - ha dichiarato il pm - ma per assassinare i magistrati”. REAZIONI -  Il presidente della Camera, Gianfranco Fini ci va giù pesante parlando di "un autentico delirio". Per il leader di Fli "se c'è un manifesto, ci sarà una paternità di questo, e anzichè alimentare polemiche mi auguro che chi di dovere accerti chi si è preso la responsabilità di stampare una così colossale idiozia". Anche il PdL prende le distanze dall'iniziativa. Per Fabrizio Cicchitto i manifesti su Br e procure sono "del tutto sbagliati".

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