Entrate fiscali, crescono del 3,8% Crolla il canone
Salgono del 5,4% le imposte indirette. Rai: incasso in calo del 37,5%, Viale Mazzini smentisce. Istat: +2,5% annuo l'inflazione
Nel corso dei primi due mesi del 2011 le entrate tributarie in Italia hanno raggiunto quota 58,674 miliardi di euro, segnando una crescita del 3,8% rispetto al medesimo periodo nel 2010. Crollano, invece, le entrate per l'imposta sui canoni di abbonamento radio e tv: l'incasso è stato pari a 938 milioni di euro, in calo di 562 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (in termini percentuali la contrazione è pari al 37,5%). I dati sono stati resi noti dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia. RAI SMENTISCE: "ENTRATE CANONE IN CRESCITA" - "La raccolta del canone nei due mesi gennaio e febbraio 2011 ha avuto un incremento di oltre 15 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (2010)". Lo riferisce, l'Ufficio Stampa della Rai, in una nota dove specifica che "i dati riportati dal Bollettino del Dipartimento delle Finanze sono completamente errati". IMPOSTE INDIRETTE - Nel periodo gennaio-febbraio 2011 si è registrata una variazione positiva del 5,4% per le imposte dirette. Le imposte indirette, nel complesso, segnano una crescita dell'1,6 per cento. Nel dettaglio si registra una crescita pari allo 0,8% per le tasse e imposte sugli affari, dovuto alla significativa crescita dell'Iva, pari al 6,7 per cento. Una riduzione del 2,3% si è registrata per le imposte sulla produzione, sui consumi e dognae e monopoli. Un aumento del 20,6%, inine, si è registrato per il gettito del lotto, lotterie ed altre attività di gioco. INFLAZIONE RECORD - L'Istat, allo stesso tempo, conferma la stima provvisoria sull'inflazione, al 2,5% annuo e allo 0,4% mensile, segnando l'aumento tendenziale più alto da novembre 2008. A febbraio l'indice era aumentato dello 0,3% in termini congiunturali e del 2,4% su base annua. L'inflazione acquisita per il 2011 è pari all'1,8 per cento. L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è pari all'1,7 per cento. Al netto dei soli beni energetici, l'inflazione cresce in termini tendenziali dell'1,9 per cento. La spinta alla'inflazione, spiega Istat, deriva dalle tensioni sui prezzi dei beni alimentari e dei beni energetici non regolamentati. Pesano anche i trasporti e i servizi ricreativi. L'inflazione nell'Eurozona ha registrato un incremento tendenziale del 2,7% nel mese di marzo, superando le attese di un incremento del 2,6%. Su base mensile si registra un aumento dell'1,4%, anch'esso superiore all'1,3% previsto.