Lampedusa, fuoco nel Cie: protesta contro rimpatri
Nella notte due sbarchi: oltre 180 persone. Trasferimenti verso la Tunisia, i clandestini incendiano i materassi: nessun ferito
Sono quasi 700 i migranti approdati nelle ultime ore a Lampedusa. Nella notte con due barconi sono arrivate 180 persone, mentre in serata altre due carrette del mare avevano portato sull'isola quasi 500 persone tra cui molte donne e bambini. Oggi, intanto, sono previsti i rimpatri con due voli in partenza direttamente da Lampedusa. A bordo circa 60 persone a fronte degli oltre mille extracomunitari presenti sull'isola. Il numero dei migranti presenti sull'Isola sono ora 1.500, di cui 500 circa sono profughi subsahariani arrivati dalla Libia ed il resto tunisini che, a partire da oggi, dovrebbero essere rimpatriati. Sabato, nella sua seconda visita a Lampedusa, il premier Silvio Berlusconi aveva annunciato "Due voli al giorno" per rimpatriare i tunisini. POMERIGGIO DI FUOCO - Nel cie di Lampedusa divampa l'incedio. Gli immigrati hanno dato fuoco a dei materassi, l'ennesimo gesto di protesta di alcuni tunisini dinanzi all'annuncio del rimpatrio. Le fiamme sono state subito spente e l'incidente non ha riportato feriti. Per Bernardino De Rubeis, il gesto " dimostra che sono ancora troppe le persone ospiti della struttura, con 950 immigrati, che deve essere svuotata". "Chiamerò il premier Silvio Berlusconi - ha poi dichiarato il sindaco di Lampedusa - per chiedere anche un presidio militare attorno al centro, dove si accalcano, oltre ai giornalisti, persone non identificate, provocatori che istigano gli extracomunitari a compiere atti come il rogo che è stato appena domato dai vigili del fuoco. Una situazione che ricorda quella già verificatasi nel 2009". Una ventina di extracomunitari, inoltre, sono riusciti a scappare dal centro e a disperdersi nelle colline circostanti. Le forze di polizia stanno passando al setaggio l'intera area per rintracciare i fuggitivi. GLI ARRESTI - Tre scafisti sono sono finiti in manette: si tratta di due libici e un marocchino. L'accusa è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato di 226 extracomunitari provenienti dall'Africa centrale, fra cui 23 donne e 4 minori, che erano a bordo del motopeschereccio arrivato sull'isola domenica sera. Gli arrestati sono stati trasferiti a Palermo con un aereo per essere tradotti nella casa circondariale di Agrigento. Le indagini hanno permesso di accertare che tutti i 226 migranti avevano pagato 1.200 dollari a testa all' organizzazione criminale libica per essere introdotti clandestinamente nel territorio italiano.