Lady GaGa si reinventa caporedattrice. E pensa al Giappone
La Germanotta verrà 'ospitata' dalla versione british di 'Metro' e canterà con gli U2, Rihanna, Bon Jovi e Justin Bieber per le vittime del sisma
Un vulcano in perenne eruzione creativa. Una macchina da guerra. Un fiume in piena. Di certo, un'amante delle sfide. Una a cui, ormai è palese, solo le sette note non bastano più. E' Lady GaGa. Che, udite udite, diventerà anche capo redattrice. Il quotidiano che la ospiterà per un giorno intero, il prossimo 17 maggio, sarà la free press Metro. Parliamo della versione inglese, ovviamente. Germanotta, però, non sarà da sola al timone, visto che il sito di questa testata sta dando a chiunque nel mondo la possibilità di affiancarla nella veste di assistente editoriale. La sfida sta per aprirsi. Tra i candidati ne sarà scelto uno solo. E va da sé che sarà una lotta all'ultimo sangue, cosa che di sicuro non farà schifo alla cantante italoamericana. Da questo mese, inoltre, GaGa scrive per la rivista V Magazine. Qui la collaborazione è fissa e lei è colonnista di moda e arte, un ruolo che le calza a pennello, è il caso di dirlo. ' Basta? Certo che no. L'interprete dell'evocativa Born This Way, senza ombra di dubbio la canzone dance più bella di questa calda primavera, si sta preparando per l'uscita dell'omonimo album e di Judas, sicura hit sotto l'ombrellone. La traccia in questione, piena di riferimenti religiosi (per capirlo basta guardare anche solo il titolo), ha un testo fortemente simbolico, legato alle paure che ci rincorrono per tutta la vita. Significativa la data d'uscita del clip, da lei stesso diretto: il 19 aprile, ovvero il Martedì Santo. Blasfemia nelle immagini del video? Sembrerebbe di no. Anche perché Miss Germanotta è religiosa. Di sicuro, ha dichiarato la coreografa canadese Laure Ann Gibson, sua assistente, sarà un omaggio a Dio e, soprattutto, qualcosa di particolarmente innovativo. Staremo a vedere. E a sentire. Così come staremo a sentire il brano che la pluridecorata popstar pare stia incidendo assieme agli U2, il piccolo Justin Bieber, Rihanna e Bon Jovi. Un super gruppo pop insomma. Qualcosa in stile Artisti uniti per l'Abruzzo, Usa For Africa o Bravo All Stars (ve la ricordate la splendida Let The Music Heal Your Soul, che esplose ovunque nel 1998, proprio di questo periodo?). In ogni caso, un progetto con una P che meriterebbe dei caratteri cubitali, dato che il ricavato delle vendite, assieme a quello del braccialetto da lei stesso disegnato, verrà devoluto in beneficenza alle vittime del terremoto che ha colpito il Giappone. Per farla breve: GaGa continua a far parlare di sé anche nel 2011. Ma finalmente, non solo per le sue uscite stravaganti.