Processo breve, ok a riduzione tempi per incensurati
Approvata la proposta del relatore Maurizio Paniz, potrebbe essere modificata. Insorge l'opposizione
La Commissione giustizia della Camera ha approvato la norma presentata dal relatore Maurizio Paniz relativa al testo sul processo breve che riduce i tempi di prescrizione per gli incensurati. L'opposizione ha votato compatta contro il provvedimento, ed in Commissione si è consumato uno scontro polemico tra il relatore e la maggioranza. Scontate le critiche del Partito Democratico, secondo il quale quella approvata è una norma "ad personam" il cui unico scopo è far decadere i processi nei quali è imputato Silvio Berlusconi. Da par suo, Paniz, non ha chiuso la porta a nuove, eventuali, modifiche alla norma. OPPOSIZIONE SUL PIEDE DI GUERRA - I deputati dell'opposizione, Idv esclusa, hanno abbandonato la Commissione durante lo studio del testo di legge. Punta il dito Donatella Ferranti, capogruppo del Pd, secondo la quale nel Pdl "sono spudorati: sembra stiano approfittando della guerra per accelerare tutte le norme che riguardano Berlusconi. Prendiamo atto - ha proseguito - che non c'è più alcuna possibilità di costruire migliorando il testo insieme, pertanto abbandoniamo i lavori". Secondo Anna Rossomando, altra deputata Pd, "la maggioranza rinuncia alla norma che metteva a rischio migliai di processi, e questo è un bene. Ma prende più accuratamente la mira approvando l'ennesima norma ad personam, ovvero la prescrizione breve per gli incensurati. Ancora una volta - prosegue - nessuna disponibilità verso le proposte dell'opposizione che avanzavano soluzioni concrete per rendere più efficiente il servizio giustizia". A discutere in Commissione rimane solo il leader Idv, Antonio Di Pietro, che comunque alla fine vota contro: " Sono restato perchè abbiamo lavorato molto per riuscire a ridurre la portata della norma". LA REPLICA DEL PDL - Alle accuse ha risposto con una nota Francesco Paolo Sisto (Pdl), componente della Commissione giustizia alla Camera. "Non sono bastate a Di Pietro e alla Ferranti le puntuali spiegazioni che, a turno, noi del Pdl abbiamo loro fornito nel dibattito in commissione. Per loro la normativa sul processo breve, benché non cancelli un bel niente e meno che mai i processi del premier, resta un'ossessione da ostacolare a tutti i costi. Ed in politica - conclude - con le ossessioni non si va da nessuna parte".