Italia, deficit commercio sale a 6,554 miliardi
Dati ufficiali dall'Istat. Petrolio, greggio e gas naturale pesano per i due terzi dell'incremento totale
Istat ha comunicato che il saldo della bilancia commerciale del mese di gennaio si è chiuso con un disavanzo di 6,554 miliardi di euro, dal deficit di 3,999 miliardi registrato nello stesso mese del 2010. Si tratta del deficit più alto di sempre, ma i dati sono espressi a valori correnti ed è dunque quasi impossibile fare confronti sulle serie mensili. IMPORT/EXPORT - Le esportazioni sono aumentate del 25,1% in termini tendenziali, le importazioni invece del 31,3%. In termini congiunturali, le esportazioni sono cresciute del 4,3% grazie ai flussi verso i paesi extraeuropei. IL PESO DEL GREGGIO - Il deficit del comparto energetivo ha registrato un aumento del deficit pari a 5,8 miliardi: a questo settore si devono due terzi dell'incremento del deficit complessivo, spiega l'Istat, aggiungendo che petrolio, greggio e gas naturale, combinati a computer ed elettronica, "forniscono il maggior impulso alla crescita delle importazioni". SCAMBI CON L'ESTERO - Al netto dell'energia, l'Italia registra un deficit di 752 milioni, contro il disavanzo di circa 100 milioni di gennaio 2010. Gli scambi con i Paesi europei segnano, nell'ultimo mese dello scorso anno, un saldo negativo di 786 milioni, che si raffronta al deficit di 649 milioni registrato nello stesso mese del 2010. Gli scambi con i Paesi extra europei segnano un rosso di 5,768 miliardi, rivisto lievemente dal disavanzo di 5,799 miliardi comunicato in via preliminare il 21 febbraio scorso.