Venerdì nero per sciopero di sanità e trasporti
Incrociano le braccia i lavoratori degli ospedali pubblici e privati. Stop ai mezzi pubblici di Roma e Milano
Si preannuncia un venerdì nero per la sanità italiana. I sindacati di base Usb, Slai Cobas e Cib Unicobas hanno proclamato uno sciopero generale di 24 ore dei lavoratori pubblici e privati. Medici, infermieri, biologi e il personale delle strutture sanitarie pubbliche e private incroceranno le braccia per tutta la giornata, e la protesta culminerà in una manifestazione nazionale prevista dalle 9:30 a Roma: il corteo partirà da Piazza della Repubblica per arrivare in Piazza Navona. "Lo sciopero è indetto per difendere l'occupazione e il contratto nazionale e per lo sblocco dei contratti del pubblico impiego - riferiscono i sindacati - ma protestiamo anche per la difesa dei salari e dele pensioni pubbliche, per la tutela dei beni comuni, per un fisco più giusto, per la scuola, l'università e la ricerca pubblica, contro la Riforma Gelmini e il diritto al sapere". ROMA - Ma l'11 marzo sarà una giornata complessa anche per i trasporti a Roma e Milano. Nella Capitale sono state confermate la protesta di 8 ore (dalle 8:30) indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, e quella di 24 ore (dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio) indetta da Faisa Cisal. A rischio bus, tram, metro, ferrovie urbane Roma Lido, Termini Giardinetti e Roma Civita-Castellana Viterbo. MILANO - Nel capoluogo lombardo, invece, lo sciopero sarà di 24 ore ed è indetto dai sindacati di base Usb, Slai Cobas, Cib Unicobas e Snater. I servizi saranno sospesi dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. L'Ecopass verrà sospeso per tutta la giornata, come ha annunciato il vicesindaco e assessore alla Mobilità e Trasporti Riccardo De Corato. Per tutti gli utenti dei servizi di trasporti milanesi sono a disposizione il sito www.atm-mi.it e il numero verde 800 808181.