"Italo telefona per le fiction in Rai" Dagospia incalza la famiglia Bocchino
Il sito di D'Agostino riporta intercettazioni del caso Saccà e fa emergere pressioni della moglie dell'esponente Fli
Ormai è ufficiale. Dagospia, il sito d'informazione giornalistica creato da Roberto D'Agostino, e il capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà Italo Bocchino sono in guerra tra loro. Sul sito dagostiniano si legge il seguente giudizio sul braccio destro del presidente della Camera Gianfranco Fini: «L'ex scugnizzo fascistello- scrive Dagospia- non avrebbe avuto un ruolo politico neppure nella compagnia di nani e ballerine evocati dal socialista Rino Formica ai tempi del Garofano rampante di Bettino Craxi». E ancora, dopo una citazione dello scrittore austriaco Karl Kraus sulla personalità di chi solleva una polemica, Dagospia scrive: «L'onorevole Bocchino non sembra avere nè la statura politica, nè i requisiti di onestà intellettuale indispensabili per alzare il ditino inquisitore». Cosa è accaduto per sollevare quest'astio, questo veleno? Un po' di giorni fa, il vicepresidente di Fli viene informato di una telefonata intercettata tra Roberto D'Agostino e Luigi Bisignani, giornalista e uomo d'affari al centro dell'inchiesta giudiziaria sulla loggia P4. «Nella telefonata intercettata- ha raccontato lo stesso Bocchino- D'Agostino parla a Bisignani di alcune mie foto in compagnia di Mara Carfagna e dice che il giorno dopo avrebbe chiamato mia moglie. La cosa è puntualmente avvenuta. Ha telefonato a Gabriella e le ha detto che avrebbe pubblicato le immagini che mi ritraevano mentre ero all'hotel Vesuvio di Napoli in compagnia della Carfagna, entrambi in accappatoio. Era una calunnia, ma naturalmente ciò ha avuto conseguenze sulla nostra tranquillità e per questo ho raccontato tutto ai magistrati. Gabriella è pronta a confermare, soprattutto dopo i danni che ha subito anche nel suo lavoro di produttrice televisiva. Da quando io ho seguito Fini fuori dal Pdl le sono stati annullati tutti i contratti in Rai». Il politico finiano punta il dito contro D'Agostino e lo accusa di un ricatto da macchina del fango. Il giornalista risponde querelando Bocchino per diffamazione. Lo scontro tra Bocchino e D'Agostino, nato con la vicenda della casa di Montecarlo di Giancarlo Tulliani, non conosce zone franche. Il lungo articolo pubblicato ieri sul sito Dagospia si segnala per un attacco personale alla moglie di Bocchino, Gabriella Bontempo. E si chiude con uno spezzone di un articolo del sito Affari Italiani, datato 26 giugno 2008, che riferisce di alcune intercettazioni riportate dal settimanale l'Espresso. In una di queste l'allora membro del cda Rai Gennaro Malgieri (quota An) interviene sul direttore di Rai Fiction Agostino Saccà per sbloccare un intoppo burocratico che impediva a una fiction tv prodotta dalla società della Bontempo (fornitrice della Rai da molti anni) di partire. La qual cosa non sembra una rivelazione così sconvolgente, visto che in Rai- lo sanno pure i sassi- sono i partiti politici a menare le danze. Lo scontro tra Bocchino e D'Agostino sembra essere il paradigma di un'Italia in cui il fatto personale ha soppiantato definitivamente il dato politico. La rottura dell'alleanza tra Berlusconi e Fini, fatto politico nevralgico della recente stagione pubblica, degrada a “bomba gossip” esplosa in mille rivoli avvelenati. di Simone Savoia